Rapporto Censis-Fnopi: i risultati
La quasi totalità degli italiani (9 su 10) ha molta o abbastanza fiducia negli infermieri, non solo per gli enormi sacrifici che hanno affrontato a testa alta in questa pandemia, ma per un lungo rapporto di stima nato ben prima del Coronavirus.
L’appeal della professione cresce, il 71% degli italiani incoraggia i propri cari a intraprendere questa professione. Inoltre, secondo gli italiani, la necessità di un numero maggiore d’infermieri e del loro impiego come infermieri di famiglia è sempre più essenziale. Ruolo che la nostra redazione promuove da tempo e che ha individuato nelle migliori proposte di riforma sanitaria.
Contro le fake news in sanità: infermieri i migliori debunker
Eppure, oggi, vogliamo evidenziare un tema che non è stato approfondito quanto merita, e che da solo può riassumere il consolidato rapporto di fiducia tra infermieri e italiani. Secondo il Rapporto Censis-Fnopi gli infermieri possono essere considerati, contro le fake news in sanità, i debunker più affidabili e puntuali.
Un debunker, per chi non lo sapesse, è un demifisticatore di false notizie, o come specifica Wikipedia:
“è una persona che mette in dubbio o smaschera ciarlatanerie, bufale, affermazioni o notizie false, esagerate, antiscientifiche, dubbie o tendenziose.”
Ventinove milioni di italiani, durante il lockdown, hanno cercato in rete e sui social informazioni intorno al Covid-19: sintomi, misure di distanziamento, consigli sanitari. Gli infermieri, in quanto educatori sanitari, da profilo professionale e deontologia, nonché per la loro preparazione inferiore solo a pochi specialisti, hanno dato del loro meglio attraverso tutti i canali possibili. Noi stessi di DimensioneInfermiere.it abbiamo contribuito facendo informazione responsabile verso tutti i cittadini che sentivano la necessità di risposte chiare.
Non solo assistenza, contro le fake news in sanità dobbiamo fare la nostra parte.
Nella società dell’informazione, in cui metà delle nostre giornate sono passate tra la rete e i social, le fake news in sanità sono un problema che coinvolgono negativamente la salute delle persone e della collettività. Immaginate cosa potrebbe succedere in una popolazione che voglia abbandonare in massa la vaccinazione dei propri figli per aver creduto ad una notizia falsa.
Comunicazione e salute
La comunicazione è per definizione sfaccettata e mutevole. Da un lato si connota come comunicazione interna, incentrata e viva nel cuore dell’organizzazione, poco percepibile per chi sta all’esterno. dall’altro lato evolve come comunicazione interpersonale. Infine la grande sfida, la comunicazione istituzionale in senso più ampio, in cui l’istituzione diviene voce a sé, in grado di orientare l’immagine percepita e influire sul livello di soddisfazione del cittadino. Per far luce su una realtà tanto complessa, il presente volume propone un contributo sulle differenti tipologie di comunicazione declinate nel contesto sanitario. Viene approfondito nello specifico il ruolo dell’infermiere, e il significato della comunicazione interpersonale quale strumento di gestione delle relazioni e potenziamento del livello assistenziale e della soddisfazione del cittadino. Il tutto passando attraverso un’analisi della relazione d’aiuto, nonché degli strumenti a disposizione dei professionisti della salute. La relazione diviene così componente essenziale della terapia e acquisisce una dimensione di assistenza globale attraverso il counselling, per guidare, orientare ma soprattutto sostenere il paziente e portarlo a una partecipazione condivisa del processo assistenziale. E’ un’analisi sempre più dettagliata, dal generale al particolare, per dimostrare che, a partire dal singolo operatore per arrivare all’organizzazione, la comunicazione è determinante perché in grado di far percepire all’utente il sistema salute come vicino, sensibile, attento, trasparente. Il libro è rivolto principalmente ai professionisti infermieri e agli addetti degli Uffici Relazione con il Pubblico dell’area sanitaria, nonché a docenti, formatori, studenti dei corsi di laurea in Scienze Infermieristiche.
Giovanni Muttillo, Elisa Crotti | 2008 Maggioli Editore
19.00 €
Dopo più di un decennio molti credono ancora che i vaccini siano correlati all’autismo. Questo ci mostra quanto sia difficile, oggi, disinnescare una bufala sanitaria. Se una nuova fake news dovesse prendere terreno, convincendo migliaia di persone a infischiarsene delle attuali misure di contrasto al Covid-19, quali e quanti danni dovremmo contrastare per una sola e singola falsa convinzione?
È per questo che gli infermieri sono chiamati al ruolo di guida nel mare magnum delle informazioni. Contro le fake news in sanità, solo il professionista più vicino ai pazienti, agli assistiti e al cittadino, sarà in grado di avere quel livello di credibilità che salverà la collettività dalla disinformazione sanitaria. Oggi e in futuro.
Autore: Dario Tobruk (Facebook, Twitter)
Foto di memyselfaneye da Pixabay
Per approfondire:
- Vaccini e Bufale: tutte le informazioni per saper rispondere alle bufale sui vaccini
- Rapporto Censis-Fnopi sugli infermieri e la sanità del futuro
- Vaccini, scienza e infermieri: intervista al prof Roberto Burioni
- Fake News Sanitarie e Clickbait: Facebook chiede agli utenti di combatterle
- Cosa sapere del paziente 2.0 nell’era della Post Verità
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