Secondo le indagini portate avanti dalla Polizia di Stato circa alcuni falsi vaccini somministrati presso l’hub della Fiera del Mediterraneo di Palermo, l’infermiera coinvolta era solita agire sempre nello stesso modo: preparava normalmente il vaccino anti-Covid, svuotava il contenuto della siringa ‘pronta’ in delle garze (sprecandolo…!) e poi inseriva l’ago nel braccio di quello che sarebbe stato un falso vaccinato; il tutto senza somministrare un bel nulla e senza nemmeno fingere in qualche modo di muovere lo stantuffo della siringa.
Sospesa
I fatti, inequivocabilmente accertati tramite i sistemi di sorveglianza installati dalle forze dell’ordine e alcune intercettazioni, hanno portato il Consiglio direttivo dell’Ordine degli infermieri di Palermo a sospendere la professionista.
Altri due infermieri, coinvolti nell’indagine sui maltrattamenti e le torture inflitte agli ospiti di una casa di cura a Castelbuono (VEDI), sono stati fermati in questi giorni dal suddetto Ordine.
‘Fatti gravissimi’
Questo è stato il commento del presidente OPI Nino Amato, riportato dall’Agenzia Dire: “Abbiamo seguito la tempistica e l’iter previsti per legge intervenendo con fermezza e senza tentennamenti per sanzionare infermieri che sono al centro di due vicende verso cui esprimiamo totale sdegno e condanna”.
‘Saremo inflessibili’
Il presidente ricorda come “questi fatti gravissimi ledano l’immagine di migliaia di professionisti seri che con senso del dovere ed abnegazione svolgono ogni giorno il loro compito.
Noi giuriamo di difendere e garantire la salute altrui e siamo fieri di farlo, questa è la nostra missione, siamo e saremo sempre inflessibili verso chi tradisce il nostro giuramento e viene meno al proprio dovere etico, morale e professionale” ha concluso Amato.
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