Come riportato in questi giorni da diversi quotidiani locali del Veneto, poco più di un mese fa sarebbe andato in scena l’ennesimo tentativo di ‘corruzione’ per ottenere il lasciapassare verde senza farsi vaccinare.
5000 euro per una finta immunizzazione
E, purtroppo, secondo le informazioni divulgate, stavolta vi sarebbe un infermiere come protagonista (in negativo). Egli, infatti, avrebbe tentato di corrompere una farmacista offrendole 5.000 euro affinché fingesse di somministrargli il vaccino anti-Covid.
I fatti
Erano circa le 19:15 di una giornata settembrina quando il presunto professionista di 45 anni, residente a Bassano, è entrato nella farmacia Pozzi di via Scalabrini e ha avvicinato la titolare. In quel momento, con una mazzetta di banconote in mano, avrebbe proposto: “Farebbe finta di somministrarmi il vaccino? Se accetta in cambio le do 5.000 euro”.
Individuato
La donna, sorpresa, avrebbe prontamente rifiutato, invitando l’uomo ad andarsene e avvisando i Carabinieri della compagnia di Bassano nella mattinata successiva. I militari, grazie alle telecamere di videosorveglianza della farmacia e a quelle degli esercizi commerciali adiacenti, hanno così individuato l’uomo.
Non era in regola col certificato vaccinale
Convocato in caserma, questo ha subito ammesso le sue responsabilità, senza però fornire giustificazioni plausibili sul suo inqualificabile comportamento. Una sola certezza: non era in regola col certificato vaccinale.
Istigazione alla corruzione
È quindi un no vax e ha provato a ottenere una certificazione fasulla per non perdere il posto di lavoro? Ha tentato di corrompere altri farmacisti della zona? Le indagini sono in corso e il presunto infermiere dovrà ora rispondere del reato di istigazione alla corruzione.
I Carabinieri, sospettando casi analoghi, fanno un appello ai farmacisti: “È fondamentale bloccare il fenomeno sul nascere. Per questo preghiamo i farmacisti di segnalare ogni episodio”.
Autore: Alessio Biondino
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