FNOPI: “Bene la manovra 2025, ma la professione infermieristica va rilanciata. Ecco le nostre proposte”


La presidente FNOPI Barbara Mangiacavalli, durante l’audizione sulla manovra di bilancio 2025 alle Commissioni Bilancio congiunte di Camera e Senato, ha nuovamente espresso soddisfazione per l’incremento dell’indennità di specificità infermieristica (sette euro nel 2025, VEDI), che “contribuirà a migliorare il benessere economico e professionale degli infermieri, valorizzando la professione e incentivando al contempo il reclutamento e la retention di professionisti qualificati nel settore. Incrementare l’indennità di specificità non è solo una questione di equità, ma rappresenta anche un investimento nel futuro del Servizio Sanitario Nazionale”.


Ma anche per  per l’aumento dell’indennità di pronto soccorso: “Gli infermieri di pronto soccorso – ha continuato Mangiacavalli – sono il primo punto di contatto per i pazienti in situazioni di emergenza. L’incremento dell’indennità non solo migliora le condizioni economiche, ma contribuisce anche a sostenere la motivazione e il benessere psicologico di chi lavora in questi ambiti.


In un periodo in cui il settore sanitario è sotto pressione a causa dell’aumento degli accessi e delle emergenze sanitarie, garantire un adeguato compenso è cruciale per attrarre e mantenere talenti nel settore. L’incremento dell’indennità di pronto soccorso rappresenta un riconoscimento tangibile del loro impegno, dedizione e delle competenze uniche che portano in questi contesti critici e ha anche un impatto diretto sulla qualità dell’assistenza fornita ai pazienti. Professionisti motivati e adeguatamente compensati sono in grado di offrire cure migliori, riducendo i rischi di burnout”.


Ma al di là di questi spiccioli fatti passare per grosse conquiste, la strada per un vero rilancio della professione infermieristica (che rischia l’estinzione) è ancora lunga e tortuosa. Ecco le proposte illustrate dalla presidente FNOPI:


– Proseguire sulla strada di detassare con aliquota al 15% la voce per Indennità di specificità. “Sarebbe questa – ha spiegato Mangiacavalli – una misura che prosegue nel solco di quanto già previsto all’art. 63 e ne completerebbe la valorizzazione attraverso la tassazione pari al 15% con una stima di costo della misura di circa 33 milioni di euro”.


Estendere il beneficio economico derivante dalla tassazione al 15%, con il prossimo documento di programmazione finanziaria, degli importi riconosciuti agli infermieri per le indennità correlate a particolari condizioni di lavoro e per l’operatività nel pronto soccorso prevedendo per tali importi anche l’esclusione dal cumulo per il calcolo della detrazione sul reddito come previsto all’art. 13 comma 1 del D.P.R. n° 917 del 31.12.1986 e s.m.i. (T.u.i.r.).
“L’accoglimento di queste proposte – ha detto ancora – contribuisce a valorizzare appieno la professione infermieristica e favorire l’attrattività e il riconoscimento delle competenze specifiche infermieristiche con una stima di costo della misura suggerita pari a circa 70 milioni di euro”.


– La FNOPI chiede anche poi che venga disciplinata normativamente l’esclusione degli importi erogati al personale sanitario della dirigenza tutta e del comparto a vario titolo per attività finalizzate all’abbattimento delle liste d’attesa dal tetto di spesa per il personale degli enti del Servizio sanitario nazionale delle regioni allo scopo di non inficiare il  rispetto dei limiti dei tetti previsti dalla legislazione vigente in merito alla spesa di personale.

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Alessio Biondino

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