FNOPI: “Riforma pensioni? Senza modifiche sarà fuga di infermieri e morte del SSN”


Dalla Federazione Nazionale degli Ordini delle Professioni Infermieristiche, lanciano l’allarme: «Se non verrà corretta la norma che modifica il rendimento della quota retributiva (precedente al 1996) delle pensioni liquidate dal 2024, l’Italia rischia di perdere circa 13mila infermieri» (VEDI).


Già, perché «la riforma riduce le aliquote di rendimento dei contributi versati tra il 1981 e il 1995 colpendo il personale attualmente in servizio con una perdita stimabile tra il 5% e il 25% dell’assegno pensionistico annuale, da moltiplicare per l’aspettativa di vita media».


Oltre il danno, quindi, fatto di stipendi ridicoli, sfruttamento istituzionalizzato, riconoscimento sociale vicino allo zero, possibilità di carriera imbarazzanti e aggressioni all’ordine del giorno, per gli infermieri italiani starebbe per arrivare una vera e propria beffa.


Secondo la FNOPI «il taglio sostanzioso ai futuri assegni non soltanto potrebbe generare un aumento della fascia di povertà, ma apre le porte a un “effetto fuga” da ospedali e territorio dirompente. Sarebbe un colpo mortale per il sistema sanitario nazionale, già aggravato dalla carenza di infermieri.


La FNOPI accoglie con soddisfazione le parole del Sottosegretario al Lavoro, Claudio Durigon, e rivolge un appello a tutte le forze politiche affinché si modifichi la norma quanto prima, evitando lo svuotamento delle strutture e garantendo la salute di tutti i cittadini».

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Alessio Biondino

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