Nel giorno in cui, in Francia, è entrato in vigore l’obbligo di vaccinazione per gli operatori sanitari, Parigi ne ha sospesi ben 3000 dal servizio. Il motivo? Non hanno ricevuto nemmeno una dose e non hanno presentato una valida documentazione per giustificare tale negligenza.
Véran: “Molte sono temporanee”
Ad annunciarlo, ieri mattina, in un’intervista a Rtl, è stato il ministro della salute Olivier Véran, il quale ha spiegato che “gran parte di queste sospensioni sono solo temporanee” in quanto “molti di questi dipendenti hanno deciso di farsi vaccinare vedendo che l’obbligo è reale”.
Servizi a rischio?
I servizi e l’assistenza ai cittadini d’oltralpe sono quindi a rischio? Sembra di no, vista la vasta adesione alla campagna vaccinale dei lavoratori della sanità: secondo gli ultimi dati dell’istituto di Salute Pubblica francese, l’85,4% degli assistenti nelle case di cura e negli ospedali sono completamente vaccinati mentre l’89,5% di loro ha ricevuto almeno una dose. Per quanto riguarda i liberi professionisti, il 94,7% di loro ha iniziato il ciclo vaccinale e il 92,2 per cento di questi lo ha concluso.
Poche sospensioni ‘vere’
A questi numeri piuttosto confortanti, si aggiunge il fatto che, come specificato dal ministro, le sospensioni ‘vere’ degli operatori non vaccinati riguarderebbero solo lo 0,1% degli interessati.
Sarebbero pochi, infatti, i lavoratori decisi a non farsi immunizzare e pronti ad accettare la sospensione dal lavoro senza stipendio. Pochissimi (nell’ordine di “qualche decina”, come asserito da Véran) quelli che hanno consegnato le proprie dimissioni.
Autore: Alessio Biondino
“Sospensioni? L’80% dei sanitari non vaccinati è ancora in corsia”
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