Altro che riconoscimento della professione, evoluzione professionale, crescita e tanti altri bei concetti pregni di speranza: in diverse realtà, purtroppo, complice la perpetua crisi economica, la pandemia e una terribile carenza di personale, per gli infermieri italiani c’è ben poco da stare allegri.
E non solo per ciò che concerne gli insostenibili carichi di lavoro e il demansionamento che molti professionisti, in lungo e in largo per il paese, sono costretti a sopportare a causa degli organici ridotti all’osso: capita anche che i dirigenti delle aziende, col fine di risparmiare, partoriscano delle idee sensazionali… Affibbiandogli nuove e discutibili mansioni.
Infermiere ‘controllore’ di green pass e documenti
Mansioni che, purtroppo, sono lontane anni luce dalle competenze degli infermieri, che tolgono ulteriore tempo e qualità a una già martoriata assistenza alla persona e per cui, ovviamente, un professionista laureato risulta essere a dir poco sprecato.
Stavolta è capitato in Piemonte, dove il sindacato degli infermieri Nursing Up ha denunciato la presenza di infermieri deputati al controllo dei Green pass e dei documenti per regolare l’accesso all’interno degli ospedali.
La disposizione
Avete capito bene: nelle Asl piemontesi vi sarebbero infermieri ‘controllori’: “La disposizione che impone il controllo del Green Pass e contestualmente del documento di identità oltre alla rilevazione della temperatura e alla raccolta dei fogli dell’indagine clinico anamnestica per accedere alle strutture sanitarie e ospedali, in molte aziende sanitarie piemontesi è un compito che è stato demandato al personale infermieristico” lamentano Claudio Delli Carri ed Enrico Mirisola (Nursing Up).
Nursing Up: ‘Sovraccarico ingestibile’
Che spiegano: “Questa incombenza rischia di generare un sovraccarico ingestibile su personale già ridotto, diminuito anche per via delle ferie. Incombenza che sicuramente sottrae tempo all’assistenza dei pazienti e alle normali incombenze del reparto”.
I sindacalisti ci tengono a sottolineare che “Bisogna essere chiari fin da subito: non si tratta di una questione di ruolo o di mansioni e nemmeno una critica al Green Pass. I colleghi continuano e continueranno a operare, per quanto loro possibile, con il massimo impegno per garantire livelli di cura eccellenti nelle strutture e un accesso sicuro di coloro che entrano negli ospedali.”
‘Enormi carenze di personale e carichi di lavoro’
“Ma, viste le enormi carenze di personale che colpiscono le aziende sanitarie piemontesi e visti i carichi di lavoro su turni sempre più massacranti, ci piacerebbe sapere in che modo gli infermieri e i professionisti della sanità possano trovare il tempo di fare anche i controllori” concludono Delli Carri e Mirisola.
La risposta, purtroppo, può essere una soltanto: trascurando i pazienti e le proprie reali responsabilità.
Autore: Alessio Biondino
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