I Sex Robot: strumento per una futura assistenza sessuale?

I robot del sesso sono già una realtà, per il momento i fac-simili sono alquanto grezzi e assai poco sofisticati, ma in futuro la tecnologia potrà produrre copie sempre più qualificate.
Molto spesso i robot del sesso vengono presentati come un prodotto destinato soprattutto alle persone sole, con disabilità o che hanno subito traumi sessuali. 
In realtà, il robot del sesso può essere un “giocattolo”divertente per 
qualsiasi persona interessata ed in grado di fare sesso con una macchina programmata  e progettata per questo o a cui piace fare sesso con un’altra persona usando anche oggetti.
(M. Balistreri, “Sex Robot”, Fandango, Roma 2018.)
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Ragionare sulla possibilità che persone gravemente disabili a livello sia fisico che mentale  e persone anziane affette da malattie neuro-degenerative, come l’Alzheimer, possano godere del diritto alla soddisfazione sessuale, grazie all’impiego dei sex robot è l’argomento trattato nell’articolo della rivista NEU. 

Difatti l’utilizzo di tali macchine, permetterebbe di dare spazio ai bisogni sessuali di molte persone, impossibilitate a provvedere in maniera autonoma al proprio appagamento, senza violare allo stesso tempo il diritto di ciascuno all’auto-determinazione.

Non intende offrire una conclamata giustificazione morale dell’impiego dei sex robot in casi come questi, poiché non tutte le problematiche morali rilevanti possono essere affrontate; ma avanzare, piuttosto, la proposta di una delle soluzioni, che renderebbe possibile soddisfare i bisogni sessuali più critici senza incorrere nella violazione dei diritti di qualcuno.Risultati immagini per sex robot

  I sex robot possono essere uno strumento importante per esprimere ed esplorare le nostre fantasie sessuali più proibite, ma potrebbero anche essere usati per il trattamento dei sex offender e pedofili. Mettere in discussione i nostri pregiudizi nel confronti dei sex robot e che con chiarezza e  ci aiuta a ragionare e  riflettere su un futuro che è già presente, nella consapevolezza che i robot cambieranno il mondo e la nostra vita.

Continua la lettura dell’articolo su NEU la rivista dell’ANIN

 

Giancarlo Mercurio

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