Il ministro della Pubblica amministrazione, Paolo Zangrillo, ha sottolineato il ruolo essenziale degli infermieri nell’attuale contesto sanitario, caratterizzato da complessità e trasformazioni continue. In un videomessaggio rivolto ai partecipanti del terzo Congresso nazionale della Federazione nazionale degli Ordini delle professioni infermieristiche (Fnopi), dal titolo “Infermiere – innovazione, sfide e soluzioni”, che si sta svolgendo in questi giorni a Rimini, ha dichiarato: “Il ruolo svolto da voi infermieri in un contesto come quello odierno che è caratterizzato da evidenti complessità e da continui cambiamenti è fondamentale, per dedizione e devozione. Siete voi a dare sostanza all’articolo 32 della Costituzione che riconosce la salute come fondamentale diritto dell’individuo ed interesse della collettività. E a questo proposito giornate come quella odierna caratterizzate dal confronto sono fondamentali per far fronte in modo sempre più efficiente ai bisogni della collettività”.
Affrontando il tema del mancato rinnovo del contratto della sanità, Zangrillo ha poi commentato una “narrazione che ho trovato fuorviante”, chiarendo che il governo ha proposto un incremento salariale del 6,8%, con un aumento specifico di 520 euro lordi al mese per gli operatori del pronto soccorso. Ha inoltre evidenziato le nuove misure previste dal contratto, tra cui il patrocinio legale gratuito, il supporto psicologico e la possibilità per le aziende sanitarie di costituirsi parte civile in caso di aggressioni al personale. Inoltre, ha spiegato che la definizione di questo contratto consentirebbe di avviare subito le trattative per il rinnovo del triennio 2025-2027, grazie ai 20 miliardi stanziati dal Governo nelle due leggi di Bilancio, con un ulteriore aumento del 6,9% per il prossimo periodo contrattuale.
Zangrillo ha poi ricordato che nel 2018 gli stessi sindacati che oggi lamentano l’insufficienza delle risorse avevano firmato accordi con aumenti del 3,4%, a fronte di un calo del potere d’acquisto accumulato negli anni precedenti del 12%: “Ecco, di fronte a questo scenario il mio auspicio è che possa riprendere quanto prima un dialogo costruttivo con tutte le sigle sindacali per lavorare insieme verso un’evoluzione che è quella di tutelare e di valorizzare le nostre persone”.
Infine, ha evidenziato l’impegno del governo sul fronte occupazionale, con l’assunzione di 150mila persone nel 2024, dopo le 200mila del 2023, per un totale di 350mila nuove assunzioni in due anni. Ha inoltre citato la pubblicazione di 22mila bandi per oltre 340mila posti di lavoro e, solo nei primi mesi del 2025, l’apertura di 2.500 nuovi bandi. “Questo risultato straordinario, dopo anni di blocco delle assunzioni, è stato possibile grazie alla riduzione dei tempi concorsuali, al potenziamento del nostro portale inPa che oggi diventa l’unica porta di accesso alle amministrazioni centrali e territoriali per chi vuole entrare nella pubblica amministrazione”, ha concluso il ministro.

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