Secondo i risultati di uno studio, in alcuni pazienti l’immunità al Covid potrebbe durare tutta la vita.
La questione impellente sulla durata dell’immunizzazione dal Coronavirus sta spingendo i ricercatori a trovare risposte solide per inquadrare la situazione pandemica nel suo insieme.
Quanto dura l’immunità, indotta dal vaccino o dall’infezione, o anche da entrambe, è un’informazione fondamentale da possedere poiché ci permetterà di comprendere quando potremmo tornare alla nostra normalità.
Ad oggi le risposte della ricerca scientifica sono ancora parziali e non definitive ma il puzzle si sta ricomponendo ogni giorno di più.
In alcuni pazienti l’immunità al Covid potrebbe durare tutta la vita
L’immunizzazione indotta esclusivamente dal vaccino sembra durare tra i 6 e gli 8 mesi ma, nelle persone che hanno avuto infezione da Sars-Cov-2, sviluppato la malattia, prodotto una reazione immunitaria robusta e che successivamente hanno ricevuto il vaccino, è stato riscontrato una popolazione linfocitaria di lunga vita all’interno del midollo osseo.
Queste plasmacellule del midollo osseo di lunga vita (BMPC) rimangono quiescenti nel tessuto midollare potenzialmente a vita e pronte a rispondere ad ogni futura infezione.
La cura ai tempi del Covid-19
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Lo studio che dimostra la presenza di immunità perenne al Covid in alcuni pazienti
Lo studio, pubblicato su Nature come pre-print, non è ancora stato sottoposto a revisione da parte della comunità scientifica (peer-rewied) e parte dell’articolo e delle sue affermazioni potrebbero non essere del tutto corrette ma, le potenzialità dell’articolo scientifico e dei risultati di questa ricerca sono forti e solide.
Secondo questi risultati, la maggioranza delle persone che è stata ricoverata per Covid e che ha ricevuto il vaccino non ha la necessità di incorrere in ulteriori richiami, in quanto anche se nascoste nel midollo osseo, avrebbero sviluppato una specifica risposta immunitaria contro il virus che potrebbe durare tutta la vita.
Anche in caso di varianti queste particolari cellule immunitarie potrebbero garantire una risposta efficace a prescindere dalla mutazione del virus, rendendo superfluo per il paziente la somministrazione di ulteriori richiami vaccinali.
Purtroppo o per fortuna, visto che la condizione era il ricovero per Covid, invece, chi ha ricevuto soltanto il vaccino avrà bisogno di eseguire i richiami perché la memoria immunitaria in quest’ultimi è diversa rispetto a quella provocata dall’infezione naturale che, a differenza delle persone che hanno subito un’infezione tale da indurre il ricovero per Covid, non presentano queste cellule immunitarie di lunga durata.
Autore: Dario Tobruk (Profilo Linkedin)
Fonti scientifiche:
- Ellebedy, A., Turner, J., Kim, W., Kalaidina, E., Goss, C., Rauseo, A., Schmitz, A., Hansen, L., Haile, A., Klebert, M., Pusic, I., O’Halloran, J., & Presti, R. (2020). SARS-CoV-2 infection induces long-lived bone marrow plasma cells in humans. Research square, rs.3.rs-132821. https://doi.org/10.21203/rs.3.rs-132821/v1
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