In Francia la prescrizione dei farmaci potrebbe essere affidata agli infermieri, la proposta nella legge sulla salute

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In occasione del primo congresso dell’Ordine degli Infermieri FNOPI,  è stata presentata a firma del direttore generale dell’Agenzia Italiana del Farmaco Mario Melazzini, una proposta per consentire la prescrizione di alcuni farmaci da parte degli infermieri. La notizia ha dato vita ad un intenso dibattito e si è registrato il particolare sfavore di coloro i quali rintracciano in questa scelta una lesione alla esclusiva competenza medica. Il direttore Mario Melazzini era intervenuto per precisare come tale conquista si declinerebbe in una possibilità di crescita per l’intero comparto sanitario essendo necessaria maggiore correlazione e cooperazione tra le diverse figure che operano al suo interno: “tutte le professionalità devono lavorare insieme: medici, operatori sanitari e soprattutto farmacisti”. 

Nel corso del congresso il Direttore Melazzini non ha mancato di evidenziare come la possibilità di prescrizione dei farmaci da parte degli infermieri possa avvenire anche sul presupposto e partendo da modelli già esistenti in alcuni paesi europei, nei quali, le diverse legislazioni hanno posto in essere le basi per questo concreto sviluppo.

In Francia la prescrizione dei farmaci potrebbe essere affidata agli infermieri, la proposta nella legge sulla salute:

Alla luce delle considerazioni fin qui rese risulta ancora più emblematico il richiamo alla nuova idea di prescrizione dei farmaci che sembrerebbe essere stata avanzata in Francia, dove non ci è fermati al mero dibattito circa l’eventualità di una tale innovazione, ma si è già tentato di passati ai fatti, ponendo i primi tasselli normativi nel progetto di legge sulla salute, la cui discussione e applicazione avverrà prossimamente.

In Francia si parla di “infermieri di pratica avanzata (IPA)”

Nella bozza del testo di legge, sarebbe infatti prevista specifica autonomia per gli operatori sanitari definiti “infermieri di pratica avanzata (IPA)”, i quali con l’ausilio del medico e sotto la sua supervisione, potranno prendere in carico il paziente, allorquando ci si trovi dinanzi a soggetti affetti da problemi psichiatrici, o che siano affetti da patologie croniche stabilizzate, pazienti oncologici etc…

Sottoposta al vaglio degli organismi di rappresentanza degli infermieri e dei medici, la bozza del testo è stata accolta con diffidenza da alcuni rappresentanti di categoria dei medici che hanno evidenziato come debba essere il medico il “direttore d’orchestra”, mentre altre sigle si sono interrogate sulla pertinenza di un sistema nel quale, così facendo si potrebbe ricadere in una sorta di concorrenza tra medici e infermieri. Sono stati anche gli organi di rappresentanza della categoria infermieristica a porre l’accento sulla necessità che la proposta normativa, seppur positiva, debba chiarire il senso della subalternità degli infermieri nei confronti dei medici, evidenziando la differente e maggiore autonomia di cui gli infermieri stessi godono in realtà come quelle inglesi o statunitensi.

Un intervento che, nel suo complesso, può di sicuro essere definito positivo, e che seppur con le difficoltà del caso date dalla necessità di bilanciare interessi differenti all’interno del sistema sanitario francese, lascia spazio ad ampie possibilità di sviluppo, proprio partendo dalla rinnovata volontà di intendere la professione infermieristica sotto la nuova lente della sua sempre maggiore competenza e rilevanza.

 

fonte: farmaciavirtuale.it

Martino Di Caudo

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