È accaduto a un’infermiera di Padova: aveva partecipato a un concorso pubblico, era regolarmente in graduatoria e si apprestava a sottoscrivere il contratto di assunzione con l’ospedale della città veneta, ma… Non è stata assunta.
Non voleva vaccinarsi
Il motivo? Non era vaccinata contro la Covid-19 e non aveva intenzione di farlo. Già, perché secondo quanto riportato da Il Corriere del Veneto, una volta richiestole di portare a termine l’obbligo vaccinale, la candidata si sarebbe categoricamente rifiutata.
La professionista ha poi presentato ricorso al Tribunale di Padova dichiarando che, tra le altre ragioni che non la spingevano a vaccinarsi, vi era quella di essere affetta dal morbo di Basedow, una delle patologie per cui non è indicata l’immunizzazione contro il Sars-Cov2.
L’obbligatorietà non era tra i requisiti
Ma non solo: nel ricorso presentato, l’infermiera ha anche sostenuto la tesi che l’obbligatorietà della vaccinazione anti-Covid non fosse stata inserita tra i requisiti per l’assunzione. Ed è anche e soprattutto per questo che ella ha richiesto al Tribunale di costituire il rapporto di lavoro negatole dall’ospedale di Padova.
Ma ha perso il ricorso
Eppure… Ha perso rovinosamente. Per il giudice, infatti, non assumendo la donna e continuando a scorrere la graduatoria così da dare l’opportunità di essere assunti ad altri candidati (idonei e in regola con la vaccinazione), l’azienda ospedaliera in questione ha agito correttamente in quanto ha solo attuato le normative vigenti.
Conclusioni
Povera Regione Veneto: ha una grave una carenza di infermieri, talmente grave che prova addirittura a sostituirli con gli OSS (VEDI); dovrebbe sospendere i tanti operatori sanitari no vax che mettono a rischio i pazienti, ma si rifiuta di farlo perché non sa come sostituirli (VEDI); e adesso… Non può contare nemmeno sugli infermieri che, pronti per essere assunti, fanno le bizze contro l’immunizzazione anti-Covid!
Autore: Alessio Biondino
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