“Da infermiere a insegnante: non è mai troppo tardi”

In una lettera pubblicata su Orizzonte Scuola, un ex infermiere (Giovanni L.) si è raccontato e ha parlato della sua più importante scelta di vita: mollare l’infermieristica per diventare insegnante.

Nulla di strano

E fin qui non c’è nulla di strano: non si parla di professioni di serie A e di serie B, non viene fatto alcun accenno alle tante (troppe) caratteristiche dell’infermieristica che la rendono assai poco appetibile (VEDI) e non vengono perciò descritte “fughe” in tal senso.

La lettera vuole semplicemente descrivere il percorso di un lavoratore con un sogno nel cassetto, quello di insegnare, che alla prima vera occasione ha scelto di rimettersi in gioco e di provare a essere felice:  “Questa storia vuole essere un messaggio di stimolo e motivazione, uno sprone rivolto a tutti coloro che credono che nella vita sia troppo tardi per compiere passi di cambiamento in campo professionale, che sono indecisi e/o timorosi per ciò che ci riserva il futuro nella sua incertezza”.

Il titolo

Il titolo scelto da Orizzonte Scuola, però, uno dei tanti tramite cui i media sono soliti sbattere in prima pagina il nome degli infermieri italiani minandone più o meno inconsapevolmente la dignità, ha suscitato la nostra attenzione.

Già, perché quel “Da infermiere a insegnante: non è mai troppo tardi”, per chi legge solo il titolo del pezzo (la maggior parte degli utenti) suona come un “Da muratore a scienziato: non è mai troppo tardi”, “Da netturbino a ingegnere aerospaziale: non è mai troppo tardi”. Che non rispecchia affatto la scelta di un professionista che ha trovato il coraggio di fare altro per realizzare il sogno di una vita intera.

Nella lettera di Giovanni infatti si legge: “Vorrei concludere questa storia dicendo – a chi pensa che non si possa compiere un passo in qualcosa in cui si crede, perché non si ha più l’età per poterlo fare – di avere coraggio e osare, perché i sogni a volte si avverano e prendono vita e perché…non è mai troppo tardi!”

Il messaggio è che si sempre in tempo per realizzare i propri sogni, quindi. Eppure, nel titolo scelto, non è così difficile leggervi un “Non è mai troppo tardi” per scappare dall’infermieristica col fine di fare altro, di evolvere, di crescere professionalmente, passando da un ruolo socialmente poco riconosciuto a uno… Diverso.

Stanchi

Per carità, forse noi infermieri siamo solo diventati troppo permalosi e oramai, in preda alla disperazione professionale, vediamo fantasmi un po’ ovunque. Di sicuro, siamo stanchi di essere presi a pesci in faccia e di essere presentati in modo distorto e come dei disperati un po’ da tutti.

P.S. Che nella missiva il collega parli della sua vecchia scelta di essere infermiere perché “pervaso da quello spirito missionario di aiuto e cura del prossimo”… è un altro significativo paio di maniche. 

VEDI la lettera pubblicata su Orizzonte Scuola

“Il 10% degli infermieri si è licenziato nell’ultimo mese, è emergenza”

Alessio Biondino

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