Infermiere muore nel sonno a 52 anni, dolore tra i colleghi

Il vuoto lasciato da Francesco Giacalone, infermiere e responsabile area socio-sanitaria

Come tanti colleghi, Francesco Giacalone era originario della Sicilia ma grazie alle sue qualità è sempre stato considerato un amico e caro collega del posto. Era una figura molto conosciuta e apprezzata all’interno dell’azienda sanitaria. Da anni impegnato in ambito territoriale come Infermiere Case Manager, ha saputo farsi stimare non solo per le competenze tecniche, ma anche per il tratto umano.

Di lui sappiamo che, in qualità di Responsabile dell’Area Socio Sanitaria, era il professionista incaricato della gestione complessiva di una struttura in ambito socio-sanitario e residenziale. A lui spettava il compito di garantire il buon andamento delle attività, la piena attuazione dei piani assistenziali e, più in generale, la promozione del benessere globale degli utenti.

Un ruolo delicato e centrale, che richiede competenza, visione organizzativa e capacità di leadership nella gestione delle risorse umane.

Il cordoglio tra i colleghi è unanime. “Francesco era l’emblema dei professionisti tanto attenti e scrupolosi quanto entusiasti, dinamici e generosi” si legge nella nota diffusa dall’Ulss 6, che lo ricorda come un infermiere capace di unire precisione e calore umano, sempre pronto a spendersi per gli altri.

La direzione aziendale, insieme a tutto il personale, si è stretta attorno alla compagna e ai familiari con un messaggio di affetto e vicinanza.

La sua scomparsa lascia un vuoto profondo, non solo in chi ha condiviso con lui il lavoro quotidiano, ma in tutta la comunità professionale che ne ha potuto apprezzare l’energia, la passione e il sorriso che traspare dalle immagine consegnate dai colleghi al suo ricordo tramite i social: