Un servizio tenuto letteralmente in ostaggio dall’assenza di personale, quello del reparto per subacuti dell’ospedale di comunità al Pot di Morbegno; inaugurato un anno fa, ma mai entrato in funzione (VEDI La Provincia di Sondrio).
Già, perché tra ricerche locali inutili e bandi andati deserti, fino a infruttuose “cacce” al limite dei confini nazionali o addirittura europei, non si è mai riusciti a reperire gli infermieri necessari per far partire il servizio.
Da luglio, però, l’unità (con 15 posti letto per pazienti con patologie a bassa/media complessità, come le riacutizzazioni di patologie croniche) entrerà finalmente in funzione e ciò solo grazie all’avvento di diversi professionisti peruviani, reperiti grazie a una cooperativa del paese sudamericano già attiva nel varesotto e con cui la Asst ha sottoscritto una convenzione.
Come spiegato da Lorenzo Grillo Della Berta, direttore del distretto socio-sanitario di Morbegno: «A questo punto è tutto pronto. C’è la convenzione con la cooperativa peruviana che già lavora nel Varesotto nella Asst Sette laghi, che mette a disposizione 9 infermieri.
A metà giugno arrivano i primi infermieri sudamericani certificati, che prenderanno servizio inizialmente in affiancamento agli infermieri che operano nei sub acuti e dopo un congruo periodo, che potrebbe essere 15- 20 giorni, trasferiremo i nostri infermieri storici sull’ospedale di comunità per mantenere i nuovi sui subacuti, questo è il programma.
È sempre più difficile reperire personale e stiamo lavorando da tempo prendendo contatti con questa cooperativa. Abbiamo superato una serie di passaggi burocratici, si sono dovuti riconvertire i titoli, ma ora il segnale è che si sta andando avanti».
Entusiasta il sindaco, Alberto Gavazzi: «Aspettavamo il servizio da tempo, prendiamo atto che la difficoltà a trovare personale specializzato nella sanità pubblica è conclamato e deriva da lontane scelte poco oculate. Adesso siamo tutti in attesa dell’attivazione definitiva».