“Infermieri dall’India? Ministro, provi a proporre la stessa strategia per i medici…”


Annunciato in pompa magna dal Ministro della Salute Orazio Schillaci, l’imminente accordo per far arrivare interi battaglioni di infermieri indiani per compensare le carenze del nostro sistema (al grido di “hanno una scuola infermieristica di alta qualità”), sta facendo discutere parecchio.


Secondo il sindacato di categoria Nursing Up, capitanato da Antonio De Palma, vi sarebbero una serie di domande legittime che Schillaci dovrebbe porsi, prima di mettere frettolose toppe che rischiano di diventare assai peggiori delle annose voragini causate dalla mala-politica:


– Chi garantisce ai cittadini, da parte dei colleghi indiani, con tutto il rispetto, la qualità delle attività sanitarie frutto del medesimo percorso di studi o almeno vicino a quello dei nostri professionisti, oltre a dover fare i conti con il deficit linguistico di operatori che difficilmente parlano in italiano?

– Quale reale considerazione politica, sulla professione e sulla professionalità infermieristica esiste in Italia?

– Ha provato, per caso, il ministro Schillaci, a proporre, per coprire la carenza di alcuni specialisti medici, la medesima soluzione ideata per gli infermieri, con professionisti indiani ad esempio?

– Ha immaginato quale sarebbe la reazione delle istanze rappresentative del mondo medico?

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Alessio Biondino

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