“Infermieri dall’India? Non sarebbe più semplice introdurre le politiche chieste da lavoratori e sindacati?”


Intanto che il ministro della salute Orazio Schillaci rassicura i cittadini sull’imminente risoluzione della grave carenza di personale infermieristico (VEDI Schillaci: “Gli infermieri non ci sono, li volevamo da Kenya e India. Stiamo chiudendo un accordo”), c’è chi si domanda se sia davvero quella di far arrivare “professionisti” dal terzo mondo, la soluzione più semplice per risolvere l’annoso problema.


Uno di questi è Angelo Orsenigo, consigliere regionale del Partito Democratico, che ha dichiarato (VEDI La Provincia di Como):«Piuttosto che mettere mano agli stipendi e ai contratti dei professionisti del comparto sanitario, con un’indennità di confine per le aree che soffrono la concorrenza svizzera come Como o Varese, il Ministro della Salute Schillaci propone di recuperare personale infermieristico in India. Dall’altra parte del mondo. Introdurre quelle politiche che sindacati e lavoratori del settore chiedono ormai da tempo non sarebbe più semplice?».


«Senza nulla togliere alle competenze dei lavoratori indiani – ha spiegato Orsenigo – ricordiamo al Ministro Schillaci che abbiamo infermieri, medici e professionisti sanitari di prim’ordine che Svizzera ma anche Inghilterra e Germania riescono ad attrarre con stipendi che valorizzano davvero le varie professionalità. Nel frattempo, in Lombardia, mancano circa 9mila infermieri, e a Como sono circa 300 i professionisti necessari a riempire le carenze di organico».

Per il consigliere Pd «le professioni sanitarie vanno rese nuovamente attrattive e ci sono politiche urgenti richieste dal territorio, dal sistema sanitario e dai cittadini. Regione Lombardia e il Governo facciano presto».

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Alessio Biondino

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