“Infermieri in malattia chiamati dai coordinatori per rientrare in servizio”


La situazione al DEA Vallo/Agropoli è tutt’altro che rassicurante, come denunciato dalla Cisl Fp di Salerno. La carenza di personale infermieristico, operatori socio-sanitari e di altre figure chiave all’interno del comparto, è allarmante e sembra essere aggravata da una gestione discutibile delle risorse umane e da un approccio approssimativo alla pianificazione strategica.


Secondo la Cisl Fp, le sfide riguardano diversi aspetti della struttura ospedaliera. Nonostante un regolamento sulla mobilità e i solleciti del sindacato, i turni di servizio sembrano essere gestiti in modo inadeguato. Solo cinque o sei unità sono previste per coprire servizi che richiederebbero almeno 15 professionisti. Questo non solo crea un sovraccarico di lavoro per il personale presente, ma comporta anche un danno economico per gli operatori, visto che non gli vengono garantite le indennità previste.


La gestione quotidiana del personale è stata descritta come arbitraria e poco trasparente. Ci sono segnalazioni di coordinatori che chiamano a casa i lavoratori per farli rientrare in servizio durante periodi di malattia o infortunio, come spiega il Segretario della Cisl Fp di Salerno Alfonso Della Porta (VEDI La Città, quotidiano di Salerno e provincia),«quasi che la situazione medica potrebbe essere arbitraria».

La Cisl Fp rivolge un appello all’autorità dirigente dell’ospedale, sperando che la Direzione Strategica e la direzione sanitaria aziendale prendano provvedimenti risolutivi.


Questa situazione problematica non è nuova, poiché ogni estate emerge una carenza di personale a fronte delle crescenti esigenze durante il periodo estivo. L’ospedale di Agropoli è costretto ad affrontare queste sfide con un reparto di Riabilitazione operativo ma sottodimensionato, oltre a reparti di medicina generale con posti letto limitati. Il personale per il pronto soccorso, cardiologia e chirurgia è altrettanto insufficiente per garantire la copertura continua.


Anche l’ospedale di Vallo della Lucania non è immune dalla situazione critica, segnalando anche carenze nel personale medico. Accorpamenti di reparti sono stati attuati per cercare di recuperare risorse e permettere al personale di fruire delle ferie. Tuttavia, questa misura sembra avere effetti limitati e non risolve completamente il problema.

Mentre la situazione rimane tesa, è cruciale che la direzione dell’ospedale prenda misure immediate per affrontare la carenza di personale e garantire una gestione più trasparente ed efficiente delle risorse umane. Solo attraverso un impegno concertato sarà possibile garantire un’assistenza sanitaria di qualità e sicura per la comunità che l’ospedale serve.

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Alessio Biondino

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