Come sono lontani i tempi in cui ai concorsi pubblici per 40 posti da infermiere se ne presentavano 20.000… Anche a quei tempi servivano un mare di professionisti e gli ospedali erano in affanno, ma non importava niente a nessuno. Poi è arrivato il Covid, la situazione disastrosa della sanità è stata sbattuta in faccia a tutti e dopo un po’ la situazione si è fatta insostenibile.
Ed eccoci qui, ai giorni nostri: complice la scarsa attrattività della professione e le continue bugie della politica, non si trovano più infermieri. Tanto che, in alcune realtà, si è costretti a bandire concorsi di continuo per evitare la paralisi delle attività.
È il caso, ad esempio, dell’ospedale Maggiore di Crema (VEDI La Provincia di Cremona): lo scorso Aprile è stato lanciato un bando per l’assunzione di 24 infermieri, seguito da una nuova selezione estiva che ha portato all’inserimento di altri 10, per poi arrivare a un terzo bando per ulteriori 10 posti appena pubblicato.
Tutto ciò, che fa comunque spendere un sacco di soldi, è ovviamente ben lontano dal colmare la cronica carenza di personale infermieristico, ma… Tant’è. E Crema non è un caso isolato: in tutta Italia si registra una terribile carenza di infermieri, stimata dalla Corte dei conti in almeno 65mila unità.
E nei prossimi dieci anni si prevede che il quadruplo degli operatori rispetto al decennio scorso lascerà la professione per raggiunti limiti d’età. Senza contare, poi, quelli che si dimettono volontariamente per cambiare lavoro, per andare all’estero o per il privato e la libera professione.
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