Il nuovo protocollo d’intesa
È così che la presidente della Federazione Nazionale degli Ordini delle Professioni Infermieristiche (FNOPI), Barbara Mangiacavalli, ha commentato il nuovo protocollo d’intesa sottoscritto da Ministero della Salute, Regioni e FNOPI per quanto riguarda l’attività territoriale degli infermieri vaccinatori.
Secondo tale accordo, basato sulla possibilità di deroga all’esclusiva per i dipendenti pubblici, gli infermieri, dopo un adeguato ‘Triage prevaccinale (anamnesi standardizzata)’ atto a verificare la presenza di controindicazioni e/o di precauzioni da seguire prima di somministrare il vaccino, possono svolgere in autonomia il servizio di vaccinazione domiciliare dei pazienti fragili.
‘La vaccinazione domiciliare dei pazienti fragili è fondamentale’
La finalità dell’accordo raggiunto è quella di “rafforzare strutturalmente la resilienza, la prossimità e la tempestività di risposta del Sistema sanitario nazionale”, in quanto “la somministrazione a domicilio dei vaccini anti SARS-CoV-2 per le persone che non possono recarsi presso i siti vaccinali organizzati dalle Regioni e dalle Province autonome” è “fondamentale per incrementare la copertura vaccinale della popolazione”.
Saranno i Distretti delle Asl territorialmente competenti a organizzare il servizio e a fornire le dosi vaccinali anti SARS-CoV-2, i farmaci, i dispositivi e i presidi sanitari agli infermieri (e agli infermieri pediatrici) del SSN che daranno la propria disponibilità a svolgere l’attività di vaccinatori dopo l’orario di lavoro. A loro, così come previsto per le altre professioni, sarà corrisposto un compenso di 6,16 euro a inoculazione.
‘Risposta vera ai bisogni dei cittadini’
Le conclusioni della presidente FNOPI: “Questo ulteriore tassello costruito dalla Federazione testimonia ancora una volta il ruolo e la rilevanza di un’assistenza infermieristica organizzata secondo i canoni di risposta vera ai bisogni dei cittadini che non sono solo sanitari, ma anche sociali: i fragili vanno tutelati ed è il sistema e l’assistenza a dover andare verso di loro, non il contrario.
E questo è da sempre l’obiettivo e l’azione degli infermieri. Un grazie, infine, all’attività di interlocuzione e mediazione istituzionale svolta del portavoce FNOPI Tonino Aceti che ha permesso di raggiungere questo obiettivo e ai colleghi impegnati nella rappresentanza istituzionale”.
Autore: Alessio Biondino
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