Infodemia: il fenomeno parallelo alla pandemia che rischia di uccidere quasi quanto il virus
Con Infodemia si intende l’ “abbondanza di informazioni, alcune accurate e altre no, che rendono difficile per le persone trovare fonti affidabili quando ne hanno bisogno“. In una situazione di pericolo e di confusione come quella vissuta in questi ultimi due anni, le persone continuano a cercare certezze e punti di riferimento in un mare di informazioni contrastanti: esperti in contrapposizione tra di loro, istituzioni percepite come incoerenti con le loro prescrizioni, diffusione di fake news e bufale attraverso i social media.
Il problema è che la cattiva informazione uccide. In America decine di persone sono morte durante la prima pandemia, ingerendo o iniettandosi detergenti e disinfettanti dopo aver travisato le parole di Trump e del suo staff che suggerivano sperimentazioni di sostanze come la candeggina, a loro primo avviso, valide per sconfiggere il Covid19.
E se queste fake news giungono persino dalla Casa Bianca, si comprende la preoccupazione dell’OMS che da mesi si sta attivando con tutte le sue forze per impedire che si diffondano altre false notizie e bufale simili.
Alcune fake news davvero pericolose per la salute delle persone
Quali tra tutte queste sono le fake news più pericolose per la salute delle persone? Sono molte e vanno affrontate e conosciute per poter rispondere prontamente sia sui social, sia nella vita reale. È l’Istituto superiore della salute che tenta di rispondere alle più diffuse e pericolose.
Fare i gargarismi con la candeggina protegge le vie respiratorie
Il virus quando infetta l’ospite non rimane sulle superfici epiteliali respiratorie ma si inocula all’interno dei tessuti, quindi non solo fare gargarismi con candeggina è del tutto inutile ma è persino molto pericoloso.
La Vitamina C ad alti dosaggi contrasta il virus e rafforza il sistema immunitario
La Vitamina C o acido ascorbico è una molecola idrosolubile con effetti antiossidanti che regola il sistema immunitario. Ma, poiché non è previsto un effetto booster, è pressoché inutile un ulteriore integrazione. Anzi, gli alti dosaggi previsti in questi studi (fino a 60 volte superiori), possono provocare ipervitaminosi, una condizione clinica segnata da diarrea e calcolosi renale.
Gli antibiotici sono efficaci nel trattamento del Sars-Cov-2
Il Sars-Cov-2 è un virus e in quanto tale non viene soppresso dagli antibiotici che agiscono invece contro i batteri.
L’ivermectina è efficace per prevenire l’infezione da coronavirus
Ad oggi non vi sono evidenze scientifiche che confermino l’efficacia dell’ivermectina contro il coronavirus. Seppure usato in alcuni casi di parassitosi negli umani e nonostante alcune ricerche ne stiano studiando gli effetti, i risultati non ne giustificano l’utilizzo incontrollato, soprattutto a scopo preventivo.
I farmaci antivirali prevengono l’infezione da Coronavirus
Gli antivirali sono previsti in alcuni protocolli di trattamento del paziente affetto da Covid-19 ma non per prevenirne il contagio. Non è stato dimostrato l’uso preventivo di antivirali per contrastare il rischio di infezione.
Il problema Social
I social e la democratizzazione delle opinioni ha contribuito ad una perdita di fiducia e autorevolezza delle fonti istituzionali da parte della popolazione. Molti utenti della rete, danno credito a qualsiasi cosa venga scritta e detta da persone con un minimo di influenza: complottisti, negazionisti, no-mask, no-vax, persino medici e sanitari in malafede.
Ma se la corretta informazione da sola non può essere considerata come soluzione alla produzione di fake-news, sicuramente puntare al cuore del problema, ovvero ai “no-vax” attivi, cambiando le loro convinzioni, può di certo interromperne la produzione.
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