Crescita della professione? Certo. Sulla carta, negli ultimi decenni, l’infermieristica italiana ha fatto passi da gigante a 360 gradi. Solo che, agli occhi dell’utenza (e non solo), è rimasto tutto come 30-40 anni fa. Colpa dell’ignoranza della gente? Dei media? Della politica? O è soprattutto colpa nostra…?
Infermieri camerieri
Forse più l’ultima. Perché purtroppo ancora oggi medici, cittadini e altre figure professionali vedono spesso gli infermieri (laureati) comportarsi come camerieri, inservienti e massaie di reparto. Per non parlare poi del territorio…
Ci si mostra (e ci si fa fotografare) con pettorine e cuffiette intenti a sporzionare/servire il vitto, ci si dedica imperterriti a giri letti e a effetti letterecci dimenticandosi delle proprie reali competenze e responsabilità.
Professionisti cartacei
E il bello è che si vedono i ‘professionisti’ fare tutto questo assertivamente e col sorriso, quasi come se far risparmiare quei furbacchioni dei dirigenti aziendali (che dovrebbero assumere personale di supporto per legge) è comunque qualcosa da fare per il fantomatico “bene del paziente” e senza discussioni.
Ultimamente ci sono stati anche infermieri impiegati come steward (VEDI), controllori (VEDI), sceriffi (VEDI), autisti (VEDI) e addirittura come raccoglitori di calcinacci (VEDI)! Perché? Beh… L’umiltà, la vocazione, la missione, ecc.
Sì, ok, spieghiamo costantemente a tutti che abbiamo un mare di responsabilità, che facciamo parte di una categoria di professionisti intellettuali e che (solo) davanti al giudice abbiamo addirittura il titolo di “dottore”.
Foto emblematica
Ma le chiacchiere stanno a zero: come si può ambire a qualsivoglia importante riconoscimento o almeno a essere visti come veri professionisti, se poi ancora troppo spesso ci facciamo vedere in questo misero stato…?
C’è davvero da stupirsi se poi nelle fiction di successo veniamo dipinti come degli spingi carrozzelle senza né arte né parte (VEDI)? C’è veramente da arrabbiarsi se il Governo e i politicanti liquidano il nostro costante sacrificio solo con sonore pacche sulle spalle (VEDI)?
Comunque… La foto da cui è partita questa riflessione è stata scattata ingenuamente da un medico chirurgo di Ancona (Ospedali Riuniti Torrette) nella Giornata Nazionale del personale sanitario e postata su Instagram. Come se nulla fosse. O meglio… Come se fosse la pura e semplice normalità, da immortalare e condividere per “informare”.
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