La brillante idea del Ministro della salute americano: “Lasciate che il virus dell’aviaria si diffonda”

Robert F. Kennedy Jr., attuale responsabile della politica sanitaria negli Stati Uniti e noto per le sue posizioni no-vax, ha proposto un’idea controversa per affrontare l’influenza aviaria: smettere di abbattere i polli infetti e lasciare che il virus si diffonda naturalmente. Secondo Kennedy, questo approccio consentirebbe di individuare gli esemplari dotati di un’immunità naturale e di preservarli per il futuro. Questa teoria, più volte espressa durante interviste su Fox News, ha ottenuto il sostegno del segretario all’Agricoltura Brooke Rollins, che ha menzionato la possibilità di avviare progetti pilota per metterla alla prova.


Tuttavia, la comunità scientifica ha risposto con una forte opposizione. La veterinaria Gail Hansen ha definito l’idea “estremamente pericolosa” per diversi motivi. L’influenza aviaria H5N1 ha già colpito 166 milioni di uccelli negli Stati Uniti dal 2022 e ogni nuova infezione aumenta il rischio di mutazioni potenzialmente catastrofiche, sia per il pollame che per gli esseri umani. “Se il virus si diffondesse in un allevamento con cinque milioni di animali, avrebbe altrettante opportunità di evolversi in forme più aggressive”, ha spiegato Hansen.


Oltre ai rischi per la salute pubblica, gli esperti sottolineano anche gli effetti economici e le implicazioni etiche della proposta. Il virus provoca gravi sofferenze negli uccelli, che sviluppano sintomi debilitanti prima di morire. David Swayne, ex veterinario dell’USDA, ha definito l’idea una ricetta per il disastro”.

Kennedy sostiene che alcuni uccelli possano possedere una resistenza naturale alla malattia, ma gli scienziati confutano questa ipotesi: la scarsa variabilità genetica di polli e tacchini da allevamento rende estremamente improbabile l’emergere di una popolazione naturalmente immune. Inoltre, anche se alcuni esemplari dovessero sopravvivere, non potrebbero comunque essere commercializzati, poiché non conformi alle normative sanitarie.


Dal punto di vista economico, la proposta appare insostenibile. Un’epidemia incontrollata di influenza aviaria porterebbe a gravi perdite per l’industria avicola statunitense, con il rischio di restrizioni commerciali ed embargo da parte dei mercati internazionali. In sintesi, secondo gli esperti, l’idea di Kennedy non solo non offrirebbe alcun vantaggio, ma potrebbe rivelarsi devastante su più fronti. (VEDI Agenzia DIRE)

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Alessio Biondino

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