La denuncia di Cisl Fp: “Infermiera licenziata perché soffre di mal di schiena, è discriminazione”


Un’infermiera di 23 anni, assunta con un contratto a tempo determinato di un anno, sarebbe stata licenziata senza preavviso dall’Azienda Ospedaliera Universitaria di Parma.


«Si tratta di un episodio grave di discriminazione» – dichiara Giovanni Oliva, segretario generale aggiunto della Cisl Fp di Parma – «una giovane infermiera, giudicata idonea alla professione dal medico competente aziendale, è stata licenziata unicamente perché soffre di mal di schiena».


Nonostante la lavoratrice presentasse alcune limitazioni che imponevano una riduzione dei carichi di lavoro, avrebbe potuto essere destinata a un reparto più adeguato, continuando a svolgere la propria attività con professionalità. Tuttavia, l’azienda ha scelto la soluzione più drastica: il licenziamento immediato, senza alcuna possibilità di confronto o di alternative.


Per la Cisl Fp, questa decisione è inaccettabile e profondamente ingiusta. Un’azienda pubblica, che dovrebbe garantire la tutela dei lavoratori e il rispetto delle pari opportunità, ha invece dimostrato insensibilità nei confronti di una giovane professionista al suo primo incarico. Non si tratta di una dipendente inadempiente o priva di competenze, ma di una persona che necessitava semplicemente di un minimo di tutela per poter esercitare la propria professione in condizioni adeguate.


«Ci chiediamo chi abbia gestito questa vicenda con tanta superficialità» – prosegue la Cisl Fp – «è inconcepibile che una problematica di salute, peraltro gestibile, diventi motivo di esclusione dal mondo del lavoro, specialmente in un momento di forte carenza infermieristica».


Il sindacato chiede chiarezza su quanto accaduto e sollecita misure affinché episodi simili non si ripetano. «La CISL FP continuerà a difendere i diritti dei lavoratori e a combattere ogni forma di ingiustizia e discriminazione» – conclude la nota.

burnout infermieristico

Alessio Biondino

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