La FNOPI incontra la Consulta per scambiare dati e opinioni sul futuro della professione


Per raccogliere osservazioni e suggerimenti fondamentali per costruire un’assistenza adeguata alla persona, la FNOPI organizza periodicamente momenti di studio e confronto con la Consulta permanente delle associazioni di pazienti e cittadini, istituita nel 2017.


La riunione plenaria della Consulta del 15 giugno “ha rappresentato una nuova occasione di crescita, permettendo alla FNOPI di condividere progetti e iniziative” (VEDI sito FNOPI). La giornata ha beneficiato della partecipazione di numerose associazioni e del Laboratorio Management e Sanità della Scuola Universitaria Superiore Sant’Anna di Pisa, il quale ha approfondito la percezione degli infermieri da parte delle associazioni nell’attuazione delle riforme territoriali.


Durante la sessione pomeridiana, sono stati presentati in anteprima alcuni dati preliminari di un’indagine condotta insieme alla Federazione per la realizzazione del primo Rapporto sulla professione infermieristica in Italia. “Tuttavia, il momento più significativo è stato lo scambio di dati e opinioni. Attraverso una serie di quesiti posti ai partecipanti, è stato possibile raccogliere idee e percezioni delle associazioni riguardo a questioni attuali come la carenza di personale, le posizioni apicali degli infermieri, la formazione, la rappresentanza accademica e la remunerazione” (VEDI sito FNOPI).


«La sinergia tra la Consulta e la Federazione– ha dichiarato il consigliere nazionale Nicola Draoli – è sempre stata solida e preziosa, poiché cittadini e persone assistite sono interlocutori principali della FNOPI. È fondamentale coinvolgerli nelle fasi decisionali e di programmazione delle iniziative, come avvenuto durante la stesura del Codice deontologico. Quest’anno, l’incontro con la Consulta si è arricchito grazie alla partecipazione della Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa, con la quale la Federazione sta realizzando un rapporto sulla professione infermieristica in Italia. In questo percorso, il contributo della Consulta è stato indispensabile. Diffondere all’esterno le competenze degli infermieri è il modo più efficace per essere vicini ai bisogni dei cittadini e sostenerli».

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Alessio Biondino

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