Una ricerca pubblicata sul New England Journal of Medicine e coordinata da ricercatori del Clalit Health Services di Tel Aviv ha fatto emergere dati piuttosto confortanti sulla dose booster del vaccino anti-Covid.
Rischio di morte
Secondo le informazioni ottenute, infatti, sembrerebbe che chi si sottopone alla terza dose del preparato immunizzante rischi di morire di Sars-Cov2 addirittura del 90% in meno rispetto a chi ha ricevuto solo due dosi.
Lo studio ha preso in considerazione due gruppi di persone (in tutto 800.000 ultracinquantenni) vaccinate (Pfizer/BioNTech) con seconda o terza dose tra agosto e settembre 2021, quindi prima della diffusione della variante Omicron.
Il tasso di mortalità
Nei 60 giorni successivi all’immunizzazione, il tasso di mortalità per Covid è risultato molto basso per tutti i vaccinati, ma… Decisamente minore è stato quello del gruppo di chi si era sottoposto alla terza dose.
Tra le persone che avevano ricevuto la dose booster, infatti, si sono registrati 1,6 decessi per milione per ogni giorno di durata dello studio. Tra quelle vaccinate ‘solo’ con la seconda dose, invece, si sono verificati 29,8 decessi per milione.
Necessari ulteriori studi
Come spiegato dai ricercatori, “Il nostro studio ha mostrato che i partecipanti che hanno ricevuto un richiamo almeno 5 mesi dopo una seconda dose di BNT162b2 hanno avuto una mortalità del 90% inferiore a causa di Covid-19 a breve termine rispetto ai partecipanti che non hanno ricevuto un richiamo. Tuttavia, sono necessari studi con periodi di follow-up a più lungo termine per valutare l’efficacia e la sicurezza del richiamo”.
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