A denunciarlo, in un nuovo comunicato (pubblicato da AdnKronos), è il sindacato Nursing Up: “Con l’aggravarsi dei rincari energetici, gli infermieri italiani rischiano di trovarsi coinvolti nel bel mezzo di un vero e proprio disastro sociale, arrivando a ricoprire, più che mai, l’amara posizione di nuovi poveri”.
Nuovi poveri
Ne avevamo già parlato qualche giorno fa, con i dati discutibili di RcMedici.eu alla mano (VEDI) che raccontavano di uno stipendio medio di 1700 euro per gli infermieri italiani.
Un salario “che ahimè non tocca certo a tutti gli operatori sanitari, dal momento che è comprensivo di premi e di straordinari, ciò equivale a dire che ci sono quegli infermieri che percepiscono cifre ben inferiori” si lamenta de Palma, il presidente nazionale del sindacato.
Altro che attrattività
E poi ci sono i dati di Altroconsumo (nel 2023 gli infermieri italiani rischieranno di non arrivare a fine mese, VEDI), piuttosto allarmanti e che non rendono affatto attrattiva una professione che, se non si interverrà al più presto, rischierà di andare a morire.
Già, perché quei numeri mettono “amaramente in evidenza una situazione economica che per la famiglia italiana rischia solo di peggiorare, da qui ai prossimi mesi, trascinando i cittadini in un pericoloso vortice dal quale sarà difficile uscire senza il concreto aiuto della nostra politica.
Una situazione desolante
Come sindacato delle professioni sanitarie, nelle ore cruciali della formazione del nuovo Governo, nel momento in cui si chiede alla collettività un voto di fiducia per costruire il nuovo Parlamento, non possiamo esimerci dal denunciare nuovamente, a gran voce, la desolante situazione degli infermieri e delle altre professioni sanitarie del comparto della salute, corroborando il nostro ennesimo grido di allarme” conclude Nursing Up.
Caro energia, nel 2023 gli infermieri arriveranno a fine mese? Il parere degli esperti
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