Lasciati a casa dopo 9 mesi di lavoro: “ho lasciato il vecchio lavoro per aiutare l’Italia”

Redazione 15/11/21
Riceviamo e pubblichiamo questa lettera pervenuta alla redazione: un appello per dare voce agli infermieri assunti da cooperative e agenzie interinali che, dopo essere stati usati e sfruttati a dovere, vengono licenziati perché non più necessari. Non potevamo voltarci dall’altra parte e, anche noi come loro, chiediamo alla politica che ci metta la faccia e che vengano fornite risposte chiare sulla gestione dei colleghi precari.


Buongiorno,

scrivo per far sentire la nostra voce. Siamo quei sanitari che hanno portato avanti le vaccinazioni in Italia, rispondendo al grido di aiuto dell’Italia l’anno scorso. 

Abbiamo somministrato senza sosta i vaccini tirando fuori l’Italia dal baratro. Adesso dopo 9 mesi di onorato lavoro veniamo lasciati a casa perché uno squallido contratto con un interinale (attraverso una domanda inviata allo stato) viene a venir meno e il nostro commissario straordinario non fa nulla per rinnovarli e per impiegarli in altre maniere.
Io ho lasciato il mio vecchio lavoro per aiutare l’Italia, sono tornato nella mia regione, il Lazio, con mia moglie e mia figlia. Abbiamo fatto numeri che fanno invidia a molte nazioni, ma in Italia i professionisti sanitari come noi vengono mandati a casa.
In provincia di Frosinone siamo più di 40 a tornare a casa amareggiati e delusi (dal 31 dicembre tutti quelli con il contratto “Arcuri”, più di 100 persone). Oramai siamo disoccupati e non sappiamo cosa succederà…dateci una mano …a far sentire la voce di noi sanitari che continuano a lottare per il popolo senza diritti …con le terze dosi siamo i più idonei e specializzati a somministrarli.
Faccio presente che ci sono stati vari accordi ma noi infermieri e medici non rientriamo in quelli e nemmeno nella manovra economica perché presi dalle interinali.
Cordialmente.
Gli infermieri delle vaccinazioni (Frosinone).

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