Un disegno di legge “Disposizioni in materia di attività libero-professionale intramuraria delle professioni sanitarie di cui alla legge 1 febbraio 2006, n.43” di soli due articoli che rivoluzionerebbe la vita del dipendente pubblico permettendogli di normare attività al di fuori del proprio impiego di lavoro giornaliero.
Il testo del disegno di legge
Come si legge nel disegno di legge, il gruppo di senatori del M5S vede nell’infermiere la figura centrale per risollevare le sorti del sistema sanitario pubblico. Inoltre denunciano la grave disparità di trattamento tra le varie professionalità:
“Il nostro Servizio Sanitario Nazionale necessità di modernizzazione che preveda la
riconduzione dell’ambito ospedaliero alla sua ritrovata vocazione di risposta a determinati
e specialistici bisogni dei cittadini. Così come è necessario realizzare una assistenza
territoriale capillare ed estesa con presidi sanitari e sociosanitari quando più prossimi ai
cittadini. Innegabile che in questo ammodernamento il ruolo della assistenza
infermieristica e essenziale in ospedale come sul territorio. Ma è altrettanto vero, che
risulta incomprensibile che nel nostro ordinamento, solo ad alcuni dipendenti del SSN
appartenenti alla dirigenza sanitaria, medica e veterinaria è legittima l’opzione liberoprofessionale intramoenia e contrattualmente disciplinata. Mentre non è prevista per le professioni sanitarie di cui alla legge 1 febbraio 2006, n. 43.
Eppure la conquista della dimensione di professione autonoma e liberale nell’accezione
propria delle altre professioni formate con laurea magistrale, che oggi l’infermiere ha,
dovrebbe prevedere come suo corollario conseguente che possa esser riconosciuto il suo
diritto ad esercitare la libera professione sia come soggetto autonomo, e questo è realtà, da migliorare e valorizzare, ma soprattutto come dipendente del SSN come già avviene per i profili professionali della dirigenza sanitaria.
In questa direzione di ammodernamento del SSN e di valutazione della figura del
professionista sanitario è necessario colmare questa lacuna legislativa procedendo quindi
alla valorizzazione di tutti i professionisti del SSN ed offrendo quando ai cittadini nuovi
servizi e prestazioni.
L’Organizzazione Mondiale della Sanità, indica “la valorizzazione delle professionalita’
sanitarie ” come uno degli elementi peculiari e dirimente, per poter assicurare agli
abitanti della terra il diritto ad adeguati servizi sanitari “. “
Il testo del disegno di legge in due articoli:
DISEGNO DI LEGGE
Art. 1.
(Modifiche alla legge 3 agosto 2007, n. 120.)
1. Alla legge 3 agosto 2007, n. 120, dopo l’articolo 1, è inserito il seguente:
Art 1-bis – (Attività libero-professionale ed intramuraria delle professioni sanitarie di cui alla legge 1 febbraio 2006, n. 43)
1. Gli operatori delle professioni sanitarie di cui all’ articolo 1 della legge 1 febbraio 2006, n. 43, che prestano la propria attività in regime di lavoro dipendente a tempo pieno o parziale presso strutture sanitarie pubbliche hanno diritto di esercitare attività libero-professionale, anche intramuraria, in forma singola o associata secondo le disposizioni previste all’articolo 1 della presente legge.
2. Il professionista interessato comunica alla struttura sanitaria di cui è dipendente l’intenzione di avvalersi del diritto di cui al comma 1 al di fuori dell’orario di servizio.
3. Il volume delle prestazioni dell’attività libero-professionale di cui al comma 1 del presente articolo non deve in ogni caso recare oggettivo pregiudizio all’attività istituzionale.”
Art 2.
(Clausola di invarianza finanziaria)
1. Dall’attuazione della presente legge non devono derivare nuovi o maggiori oneri a carico della finanza pubblica.
Fonti:
Se ti interessa il tema del doppio lavoro ricordiamo questo articolo:
https://www.dimensioneinfermiere.it/infermiere-doppio-lavoro-quando-consentito-cosa-si-rischia/
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