L’emorragia di professionisti sanitari dai nostri ospedali non conosce più pause. E ovviamente, per tanti motivi, quelli più stanchi e più in fuga di tutti sono gli infermieri. Tutto ciò sta avvenendo anche negli ospedali lodigiani, dove in un solo mese (tra marzo e i primi giorni di aprile) ben 14 lavoratori (3 oss, 4 medici, un’assistente amministrativa, un’ostetrica e 5 infermieri!) Hanno deciso di rassegnare le proprie dimissioni.
Come spiegato da Rosy Messina della Uil (VEDI Il Giorno): «È veramente un peccato che ci si trovi di fronte a questa emorragia di operatori che nella nostra Asst sono molto validi e professionali. Credo siano stanchi perché ogni giorno devono far fronte a turni molto faticosi e sono in pochi. E ovviamente cercano soluzioni diverse, meno stressanti.
All’amministrazione dell’Asst avevo fatto presente questa circostanza e, per la verità, mi avevano riferito che avrebbero valutato di ascoltare le ragioni di coloro che avevano deciso di mollare. Spero si mobilitino per il futuro in questo senso. Io solleciterò in questa direzione anche martedì prossimo approfittando di un confronto sindacale già programmato». Il problema, come sottolineato da Messina, è anche quello che per i pochi che rimangono «l’età media comincia ad alzarsi e lavorare sui turni è decisamente difficile. Sono pochi i giovani».
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