Che i nostri governanti e soprattutto i dirigenti aziendali non abbiano capito fino in fondo (forse perché totalmente disinteressati?) i rischi a cui sta andando incontro il nostro sanitario a forza di prendere a pesci in faccia gli infermieri, è oramai palese da tempo.
Ma che, addirittura, il tutto venga confermato pressoché quotidianamente con offerte di lavoro che sanno di presa per i fondelli e che, senza sosta, conferma l’estrema lontananza dalla realtà di chi solo a causa di una pandemia globale si è reso conto che senza professionisti dell’assistenza il SSN rischia di crollare, continua a imbestialire una categoria sempre più depressa, disperata e in fuga.
Stavolta, l’irrinunciabile “offertona” arriva dall’Azienda Unità Locale Socio Sanitaria n. 4 Veneto Orientale, alla ricerca di 76 infermieri per sopperire al turnover fisiologico di personale, alle dimissioni in aumento e per potenziare alcuni servizi erogati alla popolazione. Un numero di professionisti con cui, secondo le ottimistiche previsioni del direttore generale Mauro Filippi, «andremo di fatto ad azzerare le necessità».
Il problema è che il tutto è ancora molto, ma molto teorico, visto che si dovrà attendere l’esito del concorso pubblico (vedi tutte le informazioni riguardanti il bando sul sito dell’Ulss) e che, visto che la selezione prevede la futura assunzione di 439 sanitari che potranno indicare sin dalla candidatura l’azienda sanitaria o l’ente per cui intendono concorrere, bisogna sperare che in tanti scelgano il Veneto Orientale.
Ma il direttore Filippi, per l’appunto, forte di una irrinunciabile “offertona”, è molto positivo: «Per chi sceglierà l’Ulss 4, anche trasferendosi da altre regioni, ci saranno varie opportunità. Metteremo a disposizione alloggi in foresteria a prezzi agevolati: questo territorio a vocazione turistica è per sua caratteristica accogliente e riserva tantissime opportunità nel tempo libero per i nostri professionisti. Inoltre, rispetto al passato, il nuovo contratto nazionale di settore offre all’infermiere notevoli possibilità di carriera».
Come sottolineato da Il Gazzettino, gli alloggi saranno dotati di bagno (addirittura…!), cucina in comune, soggiorno, lavanderia e area ristoro. «Per quanto riguarda le due strutture già messe a disposizione – conclude il direttore generale –viene chiesta solo solo la copertura dei costi delle utenze, quindi si tratta di cifre contenute. Complessivamente si tratta di 25 posti al momento disponibili, ma contiamo di ricavarne altri».
Ricapitolando: “varie opportunità”, ovvero alloggi dotati di bagno e tanto divertimento a zonzo per il Veneto Orientale; senza dimenticare le galattiche possibilità di carriera vantate dalla professione in oggetto e che la rendono oramai appetibile a livelli inverosimili.
Che altro dire? Venghino, signori… Venghino!!!
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