Una signora anziana di Castellammare di Stabia che cade, la rotula che si rompe, il ricovero presso l’ospedale di Sorrento, l’inserimento in lista per l’intervento e poi… Attesa, attesa e ancora attesa. Già, perché a causa della carenza di personale infermieristico l’operazione al ginocchio è stata rimandata per ben tre volte.
10 giorni di attesa, poi la denuncia
Stando a quanto raccontato dai famigliari, il nosocomio Sorrentino avrebbe sì richiesto l’intervento del distretto sanitario dell’Asl Na3sud, per l’invio di infermieri per risolvere il problema, ma… Il personale non sarebbe mai arrivato.
I parenti stessi hanno provato a contattare il direttore dell’ospedale San Leonardo per segnalare la situazione e sollecitare un qualsivoglia intervento, ma… Invano, a quanto sembra.
E l’attesa è continuata fino a quando, dopo dieci giorni di pazienza, timorosi per lo stato di salute della donna (diabetica e con diverse altre patologie), i parenti non hanno potuto fare altro che rivolgersi ai carabinieri: “Mia mamma è stata ricoverata ed accolta con la massima professionalità dal personale ospedaliero. Ma questa lunga attesa per l’intervento ci preoccupa molto” ha dichiarato la figlia a Stabiachannel.
Carenza di infermieri ‘serio rischio per la salute’
La presidente Barbara Mangiacavalli, al Congresso nazionale ‘itinerante’ 2021 della Federazione Nazionale degli Ordini delle Professioni Infermieristiche, ha dichiarato: “…la carenza di infermieri, oggi circa 60mila unità in meno, ha dimostrato i suoi effetti negativi proprio durante la pandemia e ora, con il necessario recupero di un’assistenza di qualità anche verso i pazienti non Covid, rischia di trasformarsi in un serio rischio per la salute”.
Altresì, diverse ricerche (se cala il numero di infermieri, aumentano i morti! VEDI) ci offrono solide fondamenta scientifiche su cui basare le richieste di aumento del personale infermieristico nei nostri ospedali.
Perciò, alla luce del fatto che il Ministro Speranza ha da poco annunciato che la lunga stagione dei tagli alla sanità è finalmente terminata, forse è il caso di sbrigarsi. Soprattutto in alcune regioni d’Italia dove la sanità, ahi noi, è ben lontana dal rappresentare un’eccellenza.
Autore: Alessio Biondino
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