Mancano gli infermieri? Schillaci dà il via libera al super OSS!

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Mancano gli infermieri? Ecco che ritorna un vecchio cavallo di battaglia dei nostri governanti: la loro sostituzione (pardon… Integrazione!) con operatori di supporto che hanno una formazione decisamente non paragonabile a quella universitaria infermieristica. Ovvero il fantomatico super OSS (assistente territoriale, operatore di supporto specializzato, oss con competenze avanzate… Chiamatelo come volete)!

Ad illustrare tutto ciò, come riporta l’Ansa, è stato lo stesso Ministro Schillaci in quel di Campobasso, dove ha partecipato ad un incontro promosso dal candidato del centrodestra alla carica di presidente della Regione, Francesco Roberti.


«L’assistenza territoriale – ha spiegato il Ministro – va potenziata con il personale. C’è un problema chiaro ed evidente di carenza per quanto riguarda il personale infermieristico, soprattutto nei prossimi tre anni: gli infermieri oggi hanno un percorso formativo lungo e complesso che comprende oltre alla laurea triennale, spesso anche una biennale specialistica e il dottorato di ricerca, per svolgere compiti sempre più qualificati.

Stiamo valutando di individuare nuovi operatori con percorsi formativi più brevi così da poter essere immessi più velocemente nel Servizio sanitario nazionale (Ssn) per supportare il lavoro infermieristico che oggi è sempre più specialistico».


D’altronde, quello degli infermieri è «un problema non solo italiano. Stiamo guardando con interesse anche ad altre nazioni che hanno come l’Italia un percorso di laurea di alto livello, per poter eventualmente attrarre da fuori, nei prossimi due e tre anni, il personale infermieristico necessario per rispondere a quelli che sono i dettami, in particolare della Medicina del territorio, sul Pnrr».

Ricapitolando… Per risolvere la grave carenza di professionisti infermieri, il Ministero della Salute ha le idee molto chiare: far arrivare gli indiani (VEDI) e produrre incontrollatamente e al più presto possibile tanti operatori socio sanitari che, con competenze chissà quanto avanzate (…), saranno in grado di mettere una bella toppa sul problema in tempi più o meno brevi. 


Come lo faranno? Beh, teoricamente offrendo un ricco “supporto” agli infermieri, come spiegato da Schillaci… Così ricco che, purtroppo, in molte realtà fuori controllo (cliniche, case di cura, di riposo, RSA, territorio, ma anche ospedali), ciò sfocerà inevitabilmente nel sistematico abuso della professione infermieristica, avallato dalle aziende, dalle dirigenze e non supervisionato proprio da nessuno. 

Eppure… Via libera al super OSS, con tutti i rischi del caso! Anche perché tra tagli, dimenticanze, disinteresse e prese in giro della politica, non si è più in tempo utile per risolvere la “questione infermieristica” aspettando di produrre nuovi infermieri; vista anche la scarsa attrattività che la professione (con responsabilità da urlo, sfruttata incontrollatamente e caratterizzata da stipendi ridicoli) ha agli occhi dei giovani e l’allarme che la crescita delle dimissioni volontarie tra il personale sta creando in tutto il paese.


«Credo che ci voglia una riorganizzazione generale del Ssn perché ciò che chiedono gli operatori è un sistema più moderno. Accanto al lato economico, che è giusto, bisogna cioè anche offrire delle prospettive e una realtà lavorativa diversa», sottolinea Schillaci. Una sorta di rivoluzione, per creare una sanità «del terzo millennio, più vicina alle necessità dei pazienti».

Una sanità dove gli infermieri possono essere sostituiti un po’ da chiunque perché ce n’è necessità? Speriamo proprio di no. Per i pazienti, soprattutto, in nome dei quali volete realizzare questa rivoluzione.


In conclusione: sì all’introduzione di figure di supporto che possano finalmente permettere agli infermieri di comportarsi come tali e di non essere più sfruttati, demansionati e logorati da turni di lavoro insostenibili. Ma… Dire che bisogna produrre più operatori di supporto (specializzati o meno) perché mancano gli infermieri è qualcosa di molto diverso. E di pericoloso.

Altro che «cambio di paradigma» auspicato dalla nostra Federazione (VEDI)…

P.S. Pensi se avesse annunciato qualcosa del genere sulla professione medica (come ad esempio la creazione di un super infermiere che possa svolgere atti medici, ma col solo fine di “supportare” i camici bianchi e di risolverne la carenza in tempi accettabili). Come minimo, l’intera categoria avrebbe messo a ferro e fuoco il Ministero, gridando allo scandalo, facendo barricate, sguinzagliando sindacati, avvocati, sicari, esorcisti e protestando senza sosta. Ma questo Lei lo sa già.

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Alessio Biondino