Mangiacavalli: “Entro qualche anno non avremo più infermieri. Serve un Commissario Straordinario?”


In Italia si registra una carenza di 65.000 infermieri (nella migliore delle ipotesi). Attualmente ne sono attivi circa 460.000, ma di questi 30.000 hanno scelto di trasferirsi all’estero, mentre il 60% dichiara di soffrire di uno stress cronico persistente (VEDI articolo OPI Ancona: “Il 60% degli infermieri è in Burnout”).


Le cause di questa situazione sono molteplici e riguardano vari aspetti: “dagli aspetti economici e dalla difficoltà di progressione dello stipendio, a quelli organizzativi, al welfare che influenza le scelte professionali e che mette in difficoltà la conciliazione del sistema vita lavorativa – vita personale, anche ricordando che il 78% degli infermieri sono donne”. Questi temi sono stati al centro del dibattito promosso recentemente dall’Opi di Ancona, con la partecipazione della presidente della Fnopi, Barbara Mangiacavalli.


“Ci siamo illusi – ha esordito Giuseppino Conti, presidente dell’Opi di Ancona – che le gravi carenze di organico e organizzative emerse durante l’emergenza Covid potessero essere finalmente risolte. I recenti episodi di violenza contro gli operatori sanitari stanno passando da deplorevoli eccezioni a una triste consuetudine, frutto di modelli organizzativi mai applicati.


La percezione del cittadino/paziente è di scarsa assistenza, liste di attesa lunghe e prestazioni inadeguate, senza comprendere che non sono gli operatori sanitari, e gli infermieri in particolare, i responsabili del disservizio, ma piuttosto le prime vittime di un sistema che necessita di essere ripensato”. Conti ha poi concluso sottolineando l’urgenza di attivare le figure degli infermieri di famiglia e di comunità, previste dal modello organizzativo, ma ancora non operative.


Il dibattito si è allargato anche alla questione del futuro di una popolazione che invecchia. L’Italia è il secondo paese più anziano al mondo dopo il Giappone e sta attraversando una vera e propria “glaciazione demografica”, con il 2022 che ha segnato il numero minimo di nascite dal 1861. Le differenze tra le regioni sono significative: la Campania è la più giovane, mentre la Liguria è la più anziana, con le Marche che si avvicinano a questo primato.


Di fronte ai nuovi bisogni di salute che emergono in questo contesto, la carenza di infermieri deve essere affrontata con estrema urgenza. “Mi chiedo – ha riflettuto la presidente della Fnopi, Barbara Mangiacavallise non sia il caso di richiedere la nomina di un Commissario Straordinario per far fronte alla carenza infermieristica, dotandolo di poteri straordinari, per evitare che tra qualche anno non ci siano più infermieri in servizio in Italia“.

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Alessio Biondino

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