Mangiacavalli (FNOPI): “Gli infermieri saranno ancora più qualificati”


“Stiamo assistendo a un cambiamento significativo, mirato a valorizzare ulteriormente la professione infermieristica sia nei rapporti all’interno dell’équipe multiprofessionale con medici e altri operatori, sia nella risposta ai bisogni dei cittadini,” afferma Barbara Mangiacavalli, presidente della Federazione nazionale degli Ordini delle professioni infermieristiche (Fnopi). Intervistata da Adnkronos Salute in occasione del Forum Risk Management, conclusosi oggi ad Arezzo, la presidente sottolinea come le nuove lauree magistrali rappresentino un passo cruciale in questa direzione.


Secondo Mangiacavalli, “l’Italia sta invecchiando rapidamente, ma non in buona salute. I bisogni sanitari e socio-sanitari sono sempre più complessi e articolati. Per affrontarli, serve una componente infermieristica altamente qualificata e specializzata.”


Durante la 19ª edizione del forum, dedicata alla sicurezza sanitaria e alla trasformazione digitale dei servizi assistenziali, Fnopi ha promosso la sessione “Ripensare la professione infermieristica, ripensare il Servizio sanitario nazionale”. Proprio in questo contesto si inserisce l’annuncio, fatto lo scorso ottobre dal Ministro della Salute Orazio Schillaci, della creazione di tre aree di specializzazione per gli infermieri: cure primarie e sanità pubblica, cure pediatriche e neonatali, cure intensive ed emergenze.


Mangiacavalli spiega che tali percorsi magistrali sono stati pensati per rispondere alle necessità attuali del sistema sanitario: “Abbiamo puntato sulle aree che coprono i contesti assistenziali più strategici, come le cure territoriali, primarie, neonatali e pediatriche. Questo è solo un primo passo: confidiamo di sviluppare ulteriori percorsi specialistici per rendere la professione più attrattiva e garantire agli infermieri un ruolo sempre più rilevante nel Servizio sanitario nazionale (SSN).”


Un tema importante riguarda anche la possibilità per gli infermieri specializzati di effettuare prescrizioni infermieristiche. “Si tratta di prescrizioni legate a presidi e ausili specifici per l’assistenza infermieristica, come dispositivi per l’incontinenza, medicazioni avanzate e ausili per pazienti stabilizzati,” chiarisce Mangiacavalli. “Gli infermieri, grazie alle loro competenze avanzate, sono in grado di identificare i bisogni del paziente e pianificare gli interventi necessari, compresa l’indicazione del presidio più adatto. Dopo trent’anni dalla normativa, possiamo finalmente completare questo percorso, consentendo agli infermieri di formalizzare tali indicazioni tramite prescrizioni dedicate.”

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Alessio Biondino

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