Grandinano pacche, sulle spalle sempre più martoriate degli infermieri italiani. E la grandinata sembra non arrestarsi mai del tutto, nonostante l’emergenza Covid sia oramai un triste ricordo (così dicono).
La medaglia
Perciò anche ieri, Giornata Internazionale dell’Infermiere, gli elogi, i ringraziamenti, i complimenti e gli attestati di stima per gli ex ‘eroi’ della pandemia si sono sprecati.
Uno su tutti: il conferimento della medaglia del Presidente della Repubblica alla FNOPI, col fine di ringraziare l’intera categoria per l’impegno profuso durante l’emergenza Coronavirus.
FNOPI: “Uno stimolo molto importante”
“La medaglia del Capo dello Stato è uno stimolo e un incoraggiamento molto importante per tutti gli infermieri a proseguire a testa alta la nostra attività” ha commentato con entusiasmo la presidente Mangiacavalli in quel di Palermo, durante l’ultimo evento del secondo congresso nazionale itinerante.
Il sospetto però è che gli infermieri italiani, sempre più stanchi e demotivati, a questo punto della loro storia professionale avrebbero bisogno di ben altri stimoli.
“Un riconoscimento di grande significato”
Eppure, ancora una volta… Bisogna accontentarsi. Anzi, addirittura esultare, perché come ricorda Mangiacavalli la medaglia è “un riconoscimento di grande significato che onora sia la Federazione sia tutti gli infermieri d’Italia che durante la pandemia non hanno mai fatto mancare la loro presenza, la loro assistenza e la loro vicinanza alle persone”.
La richiesta al Governo
Sulla terribile carenza di professionisti in cui versa il paese, la presidente ha chiesto al Governo di intervenire in modo importante “sia sui numeri che sulla formazione: un piano importante che non preveda solo l’incremento del numero dei posti nelle università, ma che renda la professione sia più attrattiva.
Abbiamo almeno 20 mila colleghi formati in Italia che lavorano all’estero perché lì trovano sviluppo di carriera, riconoscimento e dignità professionale che in Italia ancora manca. Chiediamo di lavorare in maniera concreta su questi aspetti”.
Presidente, gli infermieri sono stanchi di inutili ringraziamenti
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