Una proposta che farà discutere, ma che soprattutto farà imbufalire gli operatori sanitari che non si sono voluti vaccinare contro il Coronavirus e che perciò sono sprovvisti di green pass, è stata fatta dall’assessore alla Sanità della Regione Lazio Alessio D’Amato.
‘I furbetti del green pass’
Durante il bollettino dei contagi da Sars-Cov2 nella capitale e nella regione, infatti, D’Amato ha tuonato: “Se i furbetti del Green Pass sono professionisti sanitari che operano con il servizio sanitario della Regione saranno allontanati e chiederemo all’Ordine la radiazione dall’albo”.
Linea dura
Una linea decisamente dura, che l’assessore ha tenuto per tutta la pandemia in favore del rispetto delle regole. Tanto che a fine agosto ipotizzò, addirittura, di far pagare ai ‘furbetti’ le spese sanitarie per eventuali ricoveri dovuti alla Covid. Una ‘provocazione’, l’ha poi definita, che voleva “far riflettere sui costi sociali ed economici” potenzialmente causati da chi non si vaccina.
Perché “Un giorno in terapia intensiva costa almeno 1.500 euro. Abbiamo degenze che in media sono sui 17 giorni per cui la comunità e la collettività affrontano non solo costi sociali ma anche economici” sottolineò.
La campagna prosegue
Intanto, nel Lazio, la campagna vaccinale prosegue spedita: per ciò che concerne la terza dose, ben 5000 persone hanno già ricevuto il siero (il 20% dell’intera quota nazionale) mentre in totale oltre l’87% della popolazione adulta e l’82% della popolazione dai 12 anni in su sono stati immunizzati con doppia dose.
Autore: Alessio Biondino
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