In considerazione:
- dell’elevato numero di operatori che prendono in carico un paziente durante il suo percorso di cura in una struttura sanitaria e che quindi danno o ricevono consegne
- delle sempre maggiori evidenze che confermano un aumento di mortalità e morbidità legato ad errori di comunicazione
- della correlazione tra errori di comunicazione e assenza di strumenti procedure di standardizzazione della comunicazione
La letteratura è concorde nel sostenere la necessità di procedure standard e condivise per la trasmissione di informazioni fra professionisti sanitari e che tra queste la SBAR rappresenta senza dubbio un meccanismo molto concreto e facile da ricordare per strutturare le comunicazioni fra professionisti sanitari, in particolare quelle critiche che richiedono una rapida presa di decisione.
Cosa è la tecnica SBAR?
E’ una tecnica strutturata e molto potente di comunicazione che ha lo scopo di rendere più efficace la comunicazione fra individui.
SBAR è l’acronimo di Situation-Background-Assessment-Recommendation, parole facilmente memorizzabili e che svolgono la funzione di “guida” nella trasmissione delle informazioni.
Nata in ambito militare, ovvero nelle industrie ad alto rischio, dal 2002 è stata introdotta dal Kaiser Permanent in Colorado (organizzazione statunitense che riunisce diverse strutture e si occupa di qualità e sicurezza dei pazienti) nel contesto sanitario in particolare per rendere più sicuri gli scambi comunicativi tra professionisti nei passaggi di consegna, momento cruciale e ad alto rischio di errore e evento avverso per il paziente.
Quando si usa?
La SBAR può essere utilizzata principalmente nei seguenti flussi informativi:
- medico/infermiere: scambio di informazioni al modificarsi delle condizioni del paziente (particolarmente utile quando il medico non è disponibile di persona)
- infermiere/infermiere: passaggio di consegne al cambio turno o al trasferimento/presa in carico in un nuovo reparto o settore;
Vantaggi:
Alcuni studi testimoniamo che gli infermieri trovano molto utile la SBAR perché permette di “organizzare i pensieri” in altre parole favorisce l’elaborazione di schemi mentali e lo sviluppo del pensiero critico.
Il flusso di informazioni grazie al format della SBAR è: breve, organizzato e prevedibile, e questo permette di ottimizzare il tempo e di ridurre gli errori legati alla carenza o distorsione dei dati trasmessi.
Un altro vantaggio della SBAR è quello di omogeneizzare i differenti stili comunicativi (tipicamente i medici hanno uno stile più essenziale, sono interessati ai dettagli, mentre gli infermieri hanno uno stile più narrativo e descrittivo) e di ridurre l’impatto emotivo della comunicazione orale (una risposta brusca, frettolosa o scortese può compromettere la stessa o successive comunicazioni).
E infine, ma non per ultimo, è una competenza che può essere appresa a seguito di un breve percorso di formazione da svolgersi anche sul campo.
Linee guida di utilizzo
L’IHI (Institute for Healthcare Improvement) propone le seguenti linee guida per l’utilizzo della SBAR:
- Come contattare il medico
- Usa le seguenti modalità (in base alle preferenze del medico, se le conosci). Attendi non più di 5 min. tra i tentativi:
- Chiamalo direttamente
- Tramite centralino
- Durante i giorni feriali, in orario di lavoro, direttamente allo studio medico
- Durante il week end e fuori orario lavoro al telefono di casa
- Al cellulare
- Prima di ipotizzare che non risponda utilizza tutte le modalità. Per le emergenze segui le procedure aziendali.
- Ancora prima di chiamare il medico, fatti le seguenti domande:
- Ho visto e valutato io stesso il paziente prima di chiamare?
- E’ stata discussa la situazione con un collega più esperto?
- Ho guardato nella documentazione qual è il medico da chiamare?
- Conosco la diagnosi e la data di ricovero?
- Ho letto le note più recenti sul diario clinico e le consegne dei colleghi del turno precedente?
- Parlando col medico avrò la disponibilità di cartella, lista di farmaci in uso, infusioni in corso, allergie, esami di laboratorio, valori recenti di parametri vitali?
Contatta il medico e segui il processo della SBAR:
SBAR | ESEMPIO |
S (situation)
quale è la situazione per cui stai chiamando? − Identifica te stesso , l’unità operativa e il paziente −Enuncia velocemente il problema, cos’è, quando è cominciato e la gravità |
Dott. Bianchi sono Chiara chiamo dalla Medicina per il sig. Rossi Giuseppe di 55 anni. E’ pallido e sudato, si sente confuso e debole e lamenta dolore toracico. |
B (background)
fornisci informazioni di contesto rilevanti sulla situazione come: − Diagnosi e data di ricovero − Farmaci in uso e infusioni in corso, allergie, parametri, esami e altre informazioni cliniche |
E’ stato ricoverato oggi per emorragia gastrointestinale, nel pomeriggio ha fatto due sacche di emazie concentrate, ultimo ematocrito è 31, pressione arteriosa 90/50 e frequenza cardiaca 120 |
A (assessment): come valuti la situazione? | Penso che ci sia un sanguinamento in atto e non si può escludere un’ischemia miocardica. Non abbiamo né recenti ECG né il valore della troponina |
R (raccomandation): cosa raccomandi o cosa vuoi? | Penso sia necessario fare ECG e dosaggio troponina; ho bisogno che tu venga a valutarlo subito |
Monitorare i parametri vitali è un’arte:
Guida al monitoraggio in Area Critica
Il monitoraggio è probabilmente l’attività che impegna maggiormente l’infermiere qualunque sia l’area intensiva in cui opera.Non può esistere area critica senza monitoraggio intensivo, che non serve tanto per curare quanto per fornire indicazioni necessarie ad agevolare la decisione assistenziale, clinica e diagnostico-terapeutica, perché rilevando continuamente i dati si possono ridurre rischi o complicanze cliniche.Il monitoraggio intensivo, spesso condotto con strumenti sofisticati, è una guida formidabile per infermieri e medici nella cura dei loro malati. La letteratura conferma infatti che gli eventi avversi, persino il peggiore e infausto, l’arresto cardiocircolatorio, non sono improvvisi ma solitamente vengono preannunciati dal peggioramento dei parametri vitali fin dalle 6-8 ore precedenti.Il monitoraggio è quindi l’attività “salvavita” che permette di fare la differenza nel riconoscere precocemente l’evento avverso e migliorare i risultati finali in termini di morbilità e mortalità.Riconosciuto come fondamentale, in questo contesto, il ruolo dell’infermiere, per precisione, accuratezza, abilità nell’uso della strumentazione, conoscenza e interpretazione dei parametri rilevati, questo volume è rivolto al professionista esperto, che mette alla prova nelle sue conoscenze e aggiorna nel suo lavoro quotidiano, fornendo interessanti spunti di riflessione, ma anche al “novizio”, a cui permette di comprendere e di utilizzare al meglio le modalità di monitoraggio. A cura di:Gian Domenico Giusti, Infermiere presso Azienda Ospedaliero Universitaria di Perugia in UTI (Unità di Terapia Intensiva). Dottore Magistrale in Scienze Infermieristiche ed Ostetriche. Master I livello in Infermieristica in anestesia e terapia intensiva. Professore a contratto Università degli Studi di Perugia. Autore di numerose pubblicazioni su riviste italiane ed internazionali. Membro del Comitato Direttivo Aniarti.Maria Benetton, Infermiera presso Azienda ULSS 9 di Treviso. Tutor Corso di laurea in Infermieristica e Professore a contratto Università degli Studi di Padova. Direttore della rivista “SCENARIO. Il nursing nella sopravvivenza”. Autore di numerose pubblicazioni su riviste italiane. Membro del Comitato Direttivo Aniarti.
a cura di Gian Domenico Giusti e Maria Benetton | 2015 Maggioli Editore
15.00 € 14.25 €
Fonti:
Joint Commission. “Joint Commission Center for TransformingHealthcare.” Joint Commission Resources Hot topics in health care — transitions of care: the need for a more effective approach to continuing patient care.
Institute for Healthcare Improvement SBAR Technique for Communication: A Situational Briefing Model
Narayan MC. Using SBAR communications in efforts to prevent patient rehospitalizations. Home Healthc Nurse 2013;
Autore: Chiara Marnoni
Leggi anche:
http://www.dimensioneinfermiere.it/sicurezza-dei-pazienti-come-migliorare-la-comunicazione-nel-passaggio-di-consegne-handoffs/
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