Morto Papa Francesco: il pontefice che amava gli infermieri

Redazione 21/04/25

È morto Papa Francesco. Alle ore 7:35 di questa mattina, l’annuncio è stato dato con profondo dolore dal cardinale Kevin Farrell. Jorge Mario Bergoglio, 266° Pontefice della Chiesa cattolica, era nato a Buenos Aires il 17 dicembre 1936. Durante il suo pontificato, vogliamo ricordare come redazione, Papa Francesco ha più volte espresso pubblicamente stima, affetto e gratitudine verso gli infermieri, considerandoli una colonna portante della cura e della dignità umana.

Un legame autentico, nato dall’esperienza personale, confermato dalla scelta di avere sempre accanto a se il suo infermiere di fiducia, e rafforzato dalle sue condizioni di salute e dai molti momenti di fragilità vissuti nel tempo.

Papa Francesco e il suo stretto rapporto con gli infermieri

Primo Papa latino-americano, ha segnato la storia del papato con un ministero centrato su molti aspetti, anche innovativi, nel rapporto tra la fede e il mondo moderno. Dalle riforme vaticane ai temi del clima, delle migrazioni e della salute pubblica, le sue parole e i suoi gesti hanno lasciato un segno profondo, anche oltre i confini del mondo cattolico, rappresentando una figura centrale della spiritualità e della buona politica. Divulgata la notizia da appena qualche ora attravrso l’agenzia ANSA.

Ricordando il suo stretto rapporto con la professione infermieristica, tra le figure centrali del suo entourage spicca l’infermiere Massimiliano Strappetti, suo assistente personale, definito dal Papa stesso “l’uomo che mi ha salvato la vita”.

Fu lui a convincerlo a sottoporsi all’intervento al colon nel 2021, e da allora è diventato ufficialmente il primo “assistente sanitario personale” nella storia del pontificato, un incarico formalizzato nei documenti vaticani. Un fatto senza precedenti, che testimonia quanto Francesco abbia riconosciuto l’importanza della figura infermieristica anche a livello simbolico e istituzionale.

Il Papa ha più volte sottolineato che gli infermieri capiscono più dei medici, perché sono in contatto diretto con la sofferenza e l’umanità dei pazienti.

In un incontro privato con i gesuiti, raccontò: “Fare quell’intervento chirurgico è stata una decisione che io non volevo prendere: è stato un infermiere a convincermi”. Un’affermazione che rivela quanto Francesco si sia affidato – letteralmente – alla competenza e all’intuito del suo personale infermieristico.

La gratitudine di Francesco per gli infermieri

Anche in molti interventi pubblici, Bergoglio ha spesso parlato degli infermieri come “santi della porta accanto”, elogiandone la vicinanza e la capacità di “prendere per mano” il paziente nei momenti di maggior dolore, come raccontò ricordando la sua giovinezza, quando fu operato al polmone a 20 anni: “Quello che mi dava più forza era la mano degli infermieri dopo le punture”.

Durante la pandemia da COVID-19, il pontefice ha più volte ringraziato pubblicamente gli infermieri per il loro sacrificio e per l’abnegazione mostrata nei momenti più critici dell’emergenza. In una delle ultime udienze con delegazioni infermieristiche, ha detto semplicemente: “Grazie per quello che avete fatto, per quello che fate e per quello che farete”. Un messaggio breve, ma profondamente sentito, che ha commosso i presenti.

Infermiere – Manuale per i concorsi e la formazione

FORMATO CARTACEO

Manuale per l’Infermiere collaboratore professionale

Questo manuale è destinato sia a professionisti esperti, sia a coloro che devono studiare per superare le prove di un concorso per il profilo da infermiere. Gli argomenti vengono trattati in modo chiaro e approfondito, seguendo le indicazioni dei programmi d’esame dei concorsi delle Aziende Ospedaliere e delle ASL. Nella prima parte del libro vengono descritti l’evoluzione e gli aspetti normativi del Sistema Sanitario Italiano, partendo dall’istituzione e dalle principali riforme del Servizio Sanitario Nazionale arrivando fino al PNRR. L’analisi prosegue con un focus storico e legislativo dell’Infermiere (il profilo professionale, il Codice Deontologico, il percorso di formazione continua ECM, il Codice di Comportamento e le principali teorie infermieristiche) e dell’OSS, descrivendo il percorso che va dall’infermiere generico fino alla figura dell’Operatore Socio Sanitario. Il manuale tratta il processo di assistenza (i modelli per la valutazione delle attività assistenziali) e la ricerca infermieristica con la descrizione delle evidenze nella pratica professionale, con un focus specifico sull’Evidence-Based Medicine (EBM) e sull’Evidence-Based Nursing (EBN). Una parte si focalizza sulle strategie da implementare per garantire la sicurezza sia dei pazienti che degli operatori sanitari, includendo aspetti come il risk management, l’health technology assessment e le infezioni correlate all’assistenza-ICA. Viene inoltre trattata la normativa relativa alla sicurezza sul lavoro, in particolare il decreto legislativo n. 81 del 9 aprile 2008. L’ultima parte offre un approfondimento sull’assistenza infermieristica, descrivendo gli strumenti operativi disponibili, come linee guida, protocolli, procedure, PDTA, scale di valutazione e cartella infermieristica. Vengono anche discusse le principali procedure adottate, tra cui Case Management, Primary Nursing e telemedicina, insieme alle diverse tipologie di assistenza, che comprendono quella di base, internistica, area critica sia in ambito intraospedaliero che extraospedaliero, e assistenza perioperatoria. Nella sezione online collegata al libro sono disponibili alcuni approfondimenti normativi. Ivano CervellaLaurea in Infermieristica, Master di I° Livello in Management e Funzioni di Coordinamento delle Professioni Sanitarie, Laurea Magistrale in Scienze Infermieristiche ed Ostetriche, Master di II° Livello in Organizzazione, Management, Innovazione nelle Pubbliche Amministrazioni. Progettista percorsi formativi ECM (Educazione Continua in Medicina), Membro di “Selezioni – Equipe didattica – Esami OSS”, Docente SSN. di Laurea magistrale in Scienze Infermieristiche ed Ostetriche (Università Piemonte Orientale) e del corso OSS, vanta numerose esperienze professionali e didattiche in campo sanitario, vanta numerose esperienze professionali e didattiche in campo sanitario.Carlo CatanesiLaurea in Infermieristica, Laurea Magistrale in Scienze Infermieristiche ed Ostetriche, Master di I° livello in Management e Coordinamento delle professioni sanitarie, Master di II° livello in Management e Direzione di strutture complesse. Infermiere presso la S.S. Grandi Ustioni dell’ AOU CSS di Torino, Docente SSN, vanta numerose pubblicazioni scientifiche ed esperienze professionali e didattiche in ambito sanitario.

 

Ivano Cervella, Carlo Catanesi | Maggioli Editore 2025

Un riconoscimento riconosciuto con i fatti

Papa Francesco non ha solo affidato la sua salute all’infermiere Strappetti, suo assistente personale, il riconoscimento del ruolo degli infermieri è passato anche per altri fatti: basti pensare alla nomina di Suor Simona Brambilla, ex infermiera e missionaria, a capo di un dicastero vaticano. Un gesto forte, coerente con la linea di apertura del Papa verso la valorizzazione concreta delle donne e dei professionisti della salute nella Chiesa.

In definitiva, il rapporto tra Papa Francesco e gli infermieri è stato un legame reale, umano e profondo, fatto di riconoscenza, fiducia e ascolto. Un legame che ha attraversato le esperienze personali del Papa, ma che ha anche lasciato un’impronta culturale e simbolica duratura nella Chiesa del XXI secolo.

Un ultimo saluto al Papa che amava gli infermieri

Per questo motivo, in questo momento di profondo dolore per la comunità cattolica, e per tutti i laici che trovavano in Papa Francesco una guida spirituale e umana, vogliamo ricordare con cordoglio e gratitudine il lungo e stretto rapporto di un Papa che farà la storia, con gli infermieri che lo hanno assistito in questi momenti difficili della sua vita.

Redazione

Scrivi un commento

Accedi per poter inserire un commento