Mostra storica dell’assistenza infermieristica: 8 ottobre inaugura a Bologna

Sara Sacco 02/10/24
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MOSAI è il primo museo in Italia dedicato ai cambiamenti sociali e ambientali nell’assistenza infermieristica, dal periodo post-Seconda guerra mondiale fino agli anni ’80. Si trova a Bologna e inaugura i nuovi spazi con una una ampliata e rinnovata esposizione l’8 ottobre.

Promossa dalla vicepresidente di OPI Bologna, Maria Cristina Pirazzini, questa iniziativa trova ora spazio in un contesto più ampio, Budrio in Via Zenzalino Sud n. 2.


Inaugurato nel 2000 in occasione della nomina di Bologna come Capitale Europea della Cultura, il museo aveva inizialmente la sede presso l’Istituto di Ricerca Codivilla-Putti, parte dell’Istituto Ortopedico Rizzoli.

Nell’agosto del 2007, per mancanza di spazio, il museo venne smantellato e il materiale conservato in un magazzino. Tuttavia, nel 2020, grazie ad un accordo tra l’Istituto Ortopedico Rizzoli e l’Ordine delle Professioni Infermieristiche di Bologna il materiale è stato ricollocato presso i locali di OPI Bologna. Dall’8 ottobre la sua casa sarà a Budrio.


La mostra racconta l’evoluzione dell’assistenza infermieristica e della tecnologia a supporto della stessa: in particolare ne sono testimonianza i materiali utilizzati nelle diverse epoche.

Dal vetro (o ceramica o metallo) alla plastica fino al cartone dei materiali monouso usati anche oggi. Ad esempio, si troverà esposta un’articolata collezione di siringhe che include un raro esemplare della siringa di Jubé, usata per le trasfusioni di sangue tra donatore e ricevente.


I nuovi spazi, più ampi e funzionali, permettono di ricreare ambienti assistenziali storici, come un’unità di degenza ortopedica con arredi ottocenteschi e attrezzature per la trazione delle fratture e il confezionamento di apparecchi gessati, nonché materiali per la riabilitazione.

All’interno di questo spazio espositivo è presente, inoltre, un setting dedicato alla psichiatrica, con un antico lettino di contenzione, alcune camicie di forza e fasce di contenzione ma anche un apparecchio per elettroshock. Infine, si potranno visitare una sezione ostetrico-ginecologica e una pediatrica. In più, per questa esposizione, è stata aggiunta una parte dedicata alla storia di Bologna Soccorso e alla nascita del 118.

Sara Sacco

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