In una dettagliata nota, il presidente Aran Antonio Naddeo ha provato a tranquillizzare gli infermieri sull’aumento di stipendio: «In merito ai recenti commenti sugli incrementi retributivi proposti da Aran per il personale infermieristico, si rende necessario fornire un’analisi dettagliata e oggettiva della proposta complessiva per garantire una corretta informazione, innanzitutto ai diretti interessati» (VEDI Il Sole 24 Ore).
«Alcune valutazioni critiche – continua Naddeo – circolate nei giorni scorsi, si sono focalizzate esclusivamente sull’incremento dell’indennità di specificità infermieristica, e quindi sono incomplete e non riflettono la reale portata della proposta economica. Un’analisi corretta deve necessariamente considerare tutte le componenti dell’incremento retributivo e il loro impatto complessivo sulla remunerazione del personale infermieristico».
Cosa prevede, quindi, la proposta presentata da Aran per il rinnovo contrattuale 2022-2024? «Un incremento complessivo a regime di 172,70 euro mensili per 13 mensilità– sottolinea il presidente Aran – per un totale annuo di 2.245,10 euro. Tale incremento si articola nelle seguenti componenti. Stipendio tabellare: 135,00 euro mensili; indennità di specificità infermieristica: 15,66 euro mensili; indennità pronto soccorso: 6,52 euro mensili; fondi risorse decentrate: 15,52 euro mensili».
«L’analisi approfondita della proposta – prosegue Naddeo – rende evidente che lo stipendio tabellare rappresenta il 78% dell’incremento totale, mentre le indennità specifiche (specificità infermieristica e pronto soccorso) costituiscono il 13% dell’aumento complessivo. I fondi per le risorse decentrate completano il quadro con un 9% del totale. Occorre specificare, per completezza, che l’indennità di specificità infermieristica e di tutela del malato sono state introdotte con il Ccnl 2019-2021.
L’attuale valore mensile dell’indennità di specificità infermieristica è di 72,79 euro mensili, con l’incremento proposto di 5,22 euro mensili dal 1° gennaio 2024, pari al 7,2% dell’attuale valore; che, dal 1° gennaio 2025, diventano 12,28 euro mensili, pari al 17% dell’attuale valore. Con il successivo Ccnl, dal 1° gennaio 2026, l’incremento potrà arrivare fino all’85% dell’attuale valore dell’indennità. Oggi, il valore mensile dell’indennità di tutela del malato ammonta a 41,10 euro mensili. L’incremento proposto è di 2,95 euro mensili, dal 1° gennaio 2024, pari al 7,2% dell’attuale valore; che, dal 1° gennaio 2025, diventa di 9,34 euro mensili, pari al 22,7% dell’attuale valore. Dal 1° gennaio 2026, con il nuovo contratto, l’incremento potrà arrivare fino al 150% dell’attuale valore dell’indennità».
«La proposta Aran – conclude il rappresentante Aran – si inserisce nel più ampio contesto del rinnovo contrattuale del comparto sanità e rappresenta un importante investimento nel riconoscimento della professionalità del personale infermieristico, con particolare attenzione alle specificità del ruolo e alle condizioni di lavoro in aree critiche come il pronto soccorso».
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