Naspi e Infermiere: come ricevere un incentivo per l’apertura della P.IVA

Dario Tobruk 01/04/21
Sei stanco di lavorare come infermiere dipendente e vuoi aprirti la partita IVA? Sei un infermiere precario e all’ennesimo contratto non rinnovato hai deciso di diventare un libero professionista? Se sei determinato a diventare un infermiere lavoratore autonomo, allora devi assolutamente leggere questo articolo: spiegheremo come, alcuni infermieri possono beneficiare della NASPI anticipata, e come approfittarsi della situazione per portarsi a casa un bonus anche di svariate migliaia di euro!

Indice dell’articolo:

Cosa è la Naspi e cosa è la Naspi anticipata?

La NASpI ovvero “Nuova Assicurazione Sociale per l’Impiego” è in parole povere, il vecchio sussidio di disoccupazione. È un aiuto economico all’infermiere disoccupato e spetta a chi, nei precedenti anni, ha avuto un rapporto di lavoro da dipendente con un’azienda sanitaria o con una clinica, e poi l’ha perso. Per usufruirne è necessario farne richiesta presso l’INPS o farsi assistere da un Patronato del Lavoro.

Naspi e Infermiere: chi ne ha diritto e chi no

Quali sono i requisiti affinché un infermiere abbia diritto a ricevere la Naspi?

  • Stato di disoccupazione dell’infermiere dovuto a perdita involontaria del lavoro: es. un infermiere precario a cui non è stato rinnovato il contratto.
  • Aver realizzato, nei 4 anni precedenti, almeno 13 settimane di contribuzione, ovvero 3 mesi e una settimana di lavoro da dipendente di cui figurano i contributi previdenziali.

Chi è escluso dalla disoccupazione per infermieri?

  • È escluso chi è dipendente a tempo indeterminato nel pubblico e poi si dimette o viene licenziato
  • Infermieri che hanno raggiunto l’età per il pensionamento (di vecchiaia o anticipato).
  • Eccezioni i seguenti casi: dimissioni per giusta causa (mobbing, mancata retribuzione, ecc..), dimissione durante il periodo tutelato di maternità.

Quanto dura e quanto è l’importo che un infermiere ha diritto in caso di NASpI?

L’importo di cui un infermiere ha diritto corrisponde al 75% della retribuzione media mensile imponibile ai fini previdenziali percepita dal lavoratore negli ultimi 4 anni, corretta ogni anno sia se inferiore, sia se superiore, secondo delle tabelle aggiornate e comunicate dall’INPS e che si basano sulle variazioni dell’indice ISTAT. Il primo assegno corrisponde al massimo del previsto e decresce del 3% ogni mese. Per il 2021, l’INPS ha aggiornato l’importo massimo a 1335,40 €, è possibile che vi siano ulteriori riduzioni secondo indicazioni sul portale INPS. La durata della NASPI corrisponde alla metà delle settimane di contribuzione nei precedenti 4 anni, es. in caso di contributi per tre anni, la Naspi durerà un anno e 6 mesi.

NASPI anticipata per infermiere, come ricevere un incentivo all’apertura della partita IVA?

Se sei un infermiere a tempo determinato nel pubblico e il tuo obiettivo è diventare un libero professionista, continua a leggere, a fine articolo spiegheremo come poter aggirare la norma e beneficiare di un incentivo di migliaia di euro. In alcuni territori, soprattutto del Nord Italia, per un infermiere aprire la partita IVA è molto vantaggioso, perché si possono ricevere ottimi compensi, soprattutto in questo periodo di scarsità di infermieri, oppure si possono ottenere migliori condizioni di lavoro (esempio non fare più le notti) e l’infermiere che ha diritto alla NASPI, può richiedere la liquidazione anticipata di tutta l’importo in un’unica soluzione come incentivo all’autoimprenditorialità e alla libero-professione. Da ricordare che questa soluzione è da scegliersi nel solo caso in cui si è determinati a mantenere aperta la la p.iva, per almeno un periodo corrispondente a quello di diritto alla NASPI, poiché in caso contrario si sarà costretti a restituire tutto l’importo! Es. in caso si abbia diritto a 2 anni interi di NASpI, si beneficerà di tutto l’importo dei due anni in un’unica soluzione ma, a meno che non si voglia restituire tutto l’incentivo, bisogna rimanere in libera professione per tutto il periodo.

Come richiederla?

Il nostro consiglio è farsi assistere da un sindacato o un Patronato del Lavoro perché la procedura è complessa e piccoli errori potrebbero far scaturire grosse conseguenze, ma se proprio sei un temerario e non temi la burocrazia, allora puoi consultare il portale dell’INPS in cui vi sono tutte le informazioni per procedere da solo.

E se sono un infermiere dipendente pubblico a tempo indeterminato come faccio?

Come abbiamo già detto, il dipendente con ilposto fissonon può richiedere la NASPI, in quanto il suo regime di dipendenza non contribuisce al fondo, quindi come fare? La soluzione migliore per poter approfittare di questo incentivo è riuscire a trovare un qualsiasi posto a tempo determinato (in numero di mesi doppio rispetto a quanto si vuole percepire) e, a fine contratto, sperare o accordarsi di non rinnovarlo. In questo caso a fine contratto, ci si ritroverà in pieno diritto di ricevere la naspi anticipata per l’infermiere che vuole aprire la partita iva.

Autore: Dario Tobruk (Profilo Linkedin)

Fonte e approfondimenti:

Leggi anche:

https://www.dimensioneinfermiere.it/mancano-infermieri-pagate-bene-verranno/  

Dario Tobruk

Scrivi un commento

Accedi per poter inserire un commento