Nella Grande Mela scelgono la linea dura contro medici e infermieri che non si sono voluti vaccinare contro la Covid-19: chi, entro lo scorso 27 settembre, non può dimostrare di aver ricevuto almeno una dose di preparato immunizzante, sarà licenziato e non potrà nemmeno fare domanda per ottenere il sussidio di disoccupazione.
L’intervento della Guardia Nazionale
Come faranno a sostituire tutti i sanitari (si parla di decine di migliaia) mandati a casa all’unisono? Sembra che gli americani abbiano studiato un piano ad hoc per far fronte all’emergenza nell’emergenza: dichiarare, per l’appunto, lo stato d’emergenza (la governatrice Kathrine Hochul è pronta a farlo) per fare sì che intervengano i militari della Guardia Nazionale per sostituire i medici e gli infermieri assenti.
Un unicum, in USA. Finora, infatti, gli americani hanno scelto una linea piuttosto morbida sull’obbligo vaccinale: stati come la California, il New Jersey, la Pennsylvania, il Maryland e l’Illinois seguitano a offrire tamponi frequenti per tutti i lavoratori della sanità che non hanno intenzione di vaccinarsi.
Un precedente importante
Dalla Casa Bianca, intanto, si segue la situazione con moderato interesse, nella speranza che l’intransigente linea newyorkese causi un’impennata delle vaccinazioni anti-Covid nell’intero paese (le immunizzazioni sono calate e i contagi stanno di nuovo aumentando).
Di sicuro, il drastico esperimento in atto a New York potrebbe trasformarsi un precedente importante e in un vero e proprio test per il resto dell’America, oltre a fungere da ispirazione per altri Stati alle prese con problematiche no vax o simili.
“Medici e infermieri senza green pass? Ne chiederemo la radiazione”
Alessio Biondino
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