Una lettera di ringraziamento, commossa, ma piena di dolore, è stata inviata a Tuttoggi ed è dedicata al personale sanitario della terapia intensiva e del pronto soccorso dell’ospedale Santa Maria della Misericordia di Perugia.
A scriverla Aldo e Marina, due genitori che hanno dovuto sopportare lo strazio più grande: veder morire il proprio figlio.
‘Nostro figlio non c’è più, ma…’
Il ragazzo, Mattia, 29 anni, lo scorso 4 agosto ha purtroppo avuto un gravissimo incidente stradale lungo la strada Tiberina nord; e le sue condizioni, fin da subito, sono apparse disperate. Trasportato d’urgenza in ospedale con un grave trauma cranico, è infatti spirato poche ore dopo in terapia intensiva, senza aver mai ripreso conoscenza.
Eppure i suoi genitori, nonostante il cuore lacerato dall’innaturale perdita, hanno trovato la forza di prendere carta e penna per testimoniare l’umanità, la competenza e la professionalità delle figure che, fino all’ultimo, si sono prese cura del loro Mattia. La riportiamo qui integralmente.
“La mattina del 4 agosto la strada si è presa nostro figlio, il suo sorriso i suoi sogni, la sua forza e la nostra famiglia è precipitata nella disperazione.
‘Non smettete mai di lottare’
L’incubo di ogni madre e padre all’improvviso, purtroppo per noi è diventato una terribile realtà.
Quei minuti interminabili e angoscianti resteranno sempre con noi, non dimenticheremo mai lo sguardo dell’infermiera del pronto soccorso…come saranno sempre vive nella nostra mente le parole del Dottore della rianimazione che ci ha ricevuto con tutto il tatto possibile e immaginabile, ….i suoi occhi esprimevano un dolore che andava oltre la professione, oltre…
Il nostro intento, con queste poche parole, vuole essere quello di spiegare quanta umanità, gentilezza, delicatezza abbiamo ricevuto e visto in quelle ore terribili da parte di medici e infermieri che hanno fatto il possibile per rendere un po’ umano quello che di umano purtroppo non ha nulla e nei giorni successivi da parte degli operatori della camera mortuaria che si sono presi cura di nostro figlio in una maniera speciale, dolcissima.
Vorremmo in qualche modo portare con la nostra testimonianza un messaggio di positività di ringraziamento e profonda stima a quelle Persone, e sono tantissime, molte delle quali giovani, che hanno a che fare con il dolore e la morte ogni giorno, che vengono da due anni di esperienze tragiche mai viste e affrontate prima e che comunque non hanno perso di vista l’umanità; è vero, la loro professione è una scelta, ma oltre questo quando è fatta con coscienza è una missione.
Mattia era pieno di vita, un concentrato di vivacità e forza, il nostro leone, ma non ce l’ha fatta…questa volta purtroppo ha vinto la morte, ma voi che siete così generosi e umani nella sconfitta, non smettete mai di lottare e siate fieri quando siete voi a vincere.”
Grazie
Autore: Alessio Biondino
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