Sono tanti gli infermieri che hanno contratto il Coronavirus, da inizio pandemia. Eppure sono rimasti lì, in prima linea, compensando (come sempre) le imbarazzanti carenze del nostro SSN, mettendo a rischio la salute dei propri cari e se necessario la propria vita.
Ma ad oggi, a distanza di un anno e qualche mese dall’inizio dell’incubo, a parte un mare di applausi, di elogi, di ringraziamenti vari e di un francobollo, nessun riconoscimento vero è ancora arrivato per gli infermieri.
A tale proposito pubblichiamo qui il duro affondo del sindacato Nursind di Caltanissetta, che in una lettera aperta pubblicata ieri (19 maggio) e scritta da Provinzano, ha ricordato le tante promesse ricevute e mai rispettate da chi di dovere.
La ‘parabola paradossale’
“Ancora oggi siamo purtroppo le ultime persone che i pazienti Covid vedono prima di morire, ci siamo ammalati e tanti colleghi sono morti. Quello che hanno fatto le istituzioni, dopo mesi di duro lavoro, è sotto gli occhi di tutti. È una parabola paradossale quella degli infermieri che lavorano e che hanno lavorato durante l’emergenza pandemica.
Dall’ottobre 2020, mese in cui ci siamo ritrovati nella seconda ondata, non abbiamo smesso di lavorare intensamente per limitare gli effetti mortali che il Covid provoca su chi si ammala. Ma in questi mesi nulla è cambiato per la nostra professione.”
‘Pochi e sovraccaricati di lavoro’
“Siamo sempre in pochi, trattati come l’ultima ruota del carro e sovraccaricati di lavoro. Siamo arrivati quasi al punto che per avere un riconoscimento bisogna rimetterci la vita. Non sono bastati tutti gli infermieri che a causa del Covid sono morti per salvare altre vite.
Sono passati 14 mesi dall’annuncio della pandemia globale e in tutto questo tempo abbiamo continuato a lottare insieme ai medici ed operatori sanitari a stretto contatto con il coronavirus, mettendo spesso a repentaglio la nostra salute e quella dei nostri cari. Siamo stati i primi nel mondo occidentale a dover fronteggiare l’emergenza pandemica e fornendo anche un esempio per gli altri paesi.”
Un assordante silenzio
“Purtroppo come sempre la nostra professione, l’impegno, il sacrificio pagato anche con la vita, tutto è finito nel ‘dimenticatoio’. E tutte le volte che rivendichiamo i nostri diritti e le promesse, fatte dal governo, dalla politica, dalle istituzioni e dalle Direzioni aziendali, l’unica risposta che riceviamo è un assordante silenzio”.
Autore: Alessio Biondino
L’infermiere
Il manuale, giunto alla X edizione, costituisce un completo e indispensabile strumento di preparazione sia ai concorsi pubblici sia all’esercizio della professione di infermiere. Con un taglio teorico-pratico affronta in modo ampio ed esaustivo tutte le problematiche presenti. La prima parte concettuale ricostruisce l’organizzazione del mercato sanitario e affronta gli elementi tipici del processo di professionalizzazione dell’infermiere, a seguito delle novità della Legge Lorenzin n. 3/2018. La stessa parte evidenzia gli aspetti innovativi della professione avendo cura di offrire al lettore un’ampia panoramica sulle teorie del Nursing e l’utilizzo dei nuovi strumenti operativi. Al termine di ogni capitolo, test di verifica e risposte commentate permettono di verificare il grado di preparazione raggiunto e di allenarsi in vista delle prove concorsuali. La seconda parte applicativa prevede l’adozione di casi clinici quale strumento di attuazione della teoria alle procedure tipiche dell’assistenza infermieristica di base, specialistica e pre e post procedure diagnostiche, presentandosi come un validissimo supporto tecnico e metodologico all’esercizio della professione. Il manuale risulta essere uno strumento prezioso sia per lo studente sia per chi già opera nelle strutture sanitarie, in quanto offre al lettore la possibilità di valutare passo a passo le conoscenze acquisite attraverso la risoluzione dei test di verifica presenti alla fine di ogni capitolo e l’analisi motivata delle risposte. Nella sezione online su www.maggiolieditore.it, accessibile seguendo le istruzioni riportate in fondo al volume, saranno disponibili eventuali aggiornamenti normativi. Cristina FabbriLaurea magistrale in Scienze infermieristiche e ostetriche. Laureata in Sociologia, Professore a contratto di Infermieristica, Università degli Studi di Bologna, corso di Laurea in Infermieristica-Cesena. Dirigente Professioni sanitarie Direzione Infermieristica e Tecnica Azienda USL Romagna, ambito Ravenna.Marilena MontaltiInfermiere, Dottoressa in Scienze infermieristiche e ostetriche. Master II livello in Ricerca clinica ed epidemiologia, prof. a.c. C. di Laurea in infermieristica, Università di Bologna. Responsabile Infermieristico Dipartimento Internistico, Azienda della Romagna Ambito di Rimini.
Marilena Montalti, Cristina Fabbri | 2020 Maggioli Editore
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