Numero chiuso, audizione FNOPI alla Camera: “Si rischia lo svuotamento dei CdL in Infermieristica”


Lo scorso 5 febbraio, la segretaria nazionale della FNOPI, Beatrice Mazzoleni, è stata ascoltata in Commissione Cultura alla Camera nell’ambito dell’esame della proposta di legge C. 2149, già approvata in un testo unificato dal Senato. Questa proposta conferisce al Governo la delega per rivedere le modalità di accesso ai corsi di laurea magistrale in Medicina e Chirurgia, Odontoiatria e Protesi Dentaria e Medicina Veterinaria (VEDI VIDEO).


Durante il suo intervento, la segretaria ha evidenziato la grave carenza di personale infermieristico, attualmente stimata in 65.000 unità, destinata a salire fino a 140.000 a causa dell’ondata di pensionamenti prevista nei prossimi anni. Ha poi sottolineato alcune criticità della proposta di legge.


Soprattutto quella di “un concreto rischio di trascinamento verso corsi ad iscrizione libera con il progressivo ulteriore svuotamento dei corsi delle professioni sanitarie a numero chiuso, specie per quelli in Infermieristica che già attualmente vivono perdite quantificate attualmente nel 18% di abbandoni nel passaggio dal primo al secondo anno”.


Riguardo all’ipotesi di istituire un tronco comune per il primo semestre dei corsi delle discipline sanitarie, la FNOPI ha proposto di calibrare i contenuti in modo trasversale, rispettando le specificità di ciascun percorso formativo all’interno delle Scienze della Salute.


Inoltre, è stata avanzata la proposta di modificare le sessioni di laurea delle professioni sanitarie – attualmente fissate a novembre e aprile – spostandole ad aprile e luglio e prolungando di un semestre il percorso di studi. Questo consentirebbe agli studenti entrati successivamente di recuperare il tempo perso, garantendo così un percorso formativo più inclusivo e flessibile, in grado di mitigare eventuali impatti negativi.

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Alessio Biondino

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