Nuove Specializzazioni, Coina: “Gli infermieri generalisti rischiano di sparire”

Scarica PDF Stampa


L’introduzione delle nuove lauree specialistiche per gli infermieri ha acceso un intenso dibattito nel panorama sanitario italiano. Durante il Consiglio nazionale della Fnopi, il ministro della Salute Orazio Schillaci ha annunciato tre nuove specializzazioni: Cure primarie e Sanità Pubblica, Cure pediatriche e neonatali, e Cure intensive ed Emergenze. Sebbene queste misure possano apparire come un passo avanti per il sistema sanitario, sollevano preoccupazioni tra gli infermieri di base, anche in relazione alla contestata introduzione dell’assistente infermiere, percepita come parte di un piano già definito.


Marco Ceccarelli, segretario nazionale del Coina, sindacato delle professioni sanitarie, ha espresso il timore di una frattura tra le nuove figure specializzate e gli infermieri già in servizio. «Si sta tracciando un percorso che potrebbe portare alla scomparsa degli infermieri generalisti, la spina dorsale del nostro Servizio sanitario nazionale», ha affermato. Le nuove specializzazioni, secondo Ceccarelli, rischiano di «privare di valore e riconoscimento i 300mila infermieri con laurea triennale».


La confusione nei ruoli, aggravata dalla recente introduzione dell’assistente infermiere, è un altro aspetto critico. Ceccarelli si domanda chi si occuperà delle strutture territoriali e degli ospedali già in difficoltà. «Mentre ci si concentra su queste nuove figure, chi gestirà il caos nei reparti di emergenza? Non saranno certo gli specialisti a occuparsene, né gli attuali infermieri, se non viene riconosciuto loro un adeguato avanzamento professionale», ha dichiarato, esprimendo preoccupazione per l’impiego di professionisti sanitari stranieri o dei nuovi Assistenti Infermieri, un’eventualità che metterebbe a rischio «la qualità stessa dell’assistenza».


Le critiche si sono concentrate anche sulla Fnopi, accusata di non tutelare gli infermieri di base, preferendo una riforma che appare più come una concessione politica. «La Fnopi sembra più interessata a creare nuove figure d’élite che a salvaguardare la carriera degli infermieri di base, già sovraccaricati e sottopagati», ha denunciato Ceccarelli. La preoccupazione maggiore riguarda il rischio di un sistema polarizzato, in cui poche figure specialistiche ottengono avanzamenti di carriera, lasciando indietro la maggior parte degli infermieri, soprattutto quelli con anni di esperienza ma senza accesso a percorsi formativi avanzati.


Un altro nodo critico è l’assenza di un piano chiaro per l’inquadramento contrattuale delle nuove figure. «Se queste lauree non verranno incluse nel contratto della dirigenza medica, si rischia di sovraccaricare il contratto dei professionisti del comparto», ha avvertito Ceccarelli, ricordando che il Coina ha già richiesto un contratto separato per le Professioni sanitarie non mediche con laurea triennale. A questo si aggiunge l’incertezza sul futuro dei professionisti che hanno ottenuto master specialistici in base alla Legge n. 43 del 2006: «Che fine faranno? Sarà carta straccia come di fatto lo è adesso?», ha chiesto Ceccarelli.


Il Coina ha quindi lanciato un appello alla politica, sottolineando che, senza una soluzione per garantire la progressione di carriera agli infermieri attuali, il sistema sanitario rischia di implodere. L’inserimento di infermieri stranieri, come previsto dal Governo, potrebbe ulteriormente complicare la gestione delle cure. In conclusione, il Coina, insieme ad altre voci del settore, rimane «profondamente scettico» sulla capacità delle nuove specializzazioni di risolvere i problemi della sanità italiana. «Temiamo che questa riforma possa svuotare il ruolo delle professioni di base, compromettendo la qualità dell’assistenza per milioni di cittadini», ha avvertito Ceccarelli, sottolineando l’urgenza di un confronto trasparente con tutte le parti coinvolte per evitare divisioni insanabili e garantire un futuro dignitoso per gli infermieri di base.

AddText 09 03 06.22.29

Alessio Biondino

Scrivi un commento

Accedi per poter inserire un commento