Il Consiglio Nazionale FNOPI ha approvato all’unanimità l’aggiornamento del Codice Deontologico delle professioni infermieristiche, la cui ultima versione risaliva al 2019. La decisione è stata presa durante la seduta del 21 febbraio, dopo un percorso di analisi e confronto articolato in due sessioni, che ha coinvolto i presidenti dei 102 Ordini provinciali. Questa revisione fa seguito a una prima valutazione condotta nel mese di gennaio. Il documento aggiornato verrà presentato ufficialmente nel corso del Terzo Congresso Nazionale della Federazione, previsto a Rimini dal 20 al 22 marzo 2025, e da quella data sarà disponibile per tutti gli iscritti.
Obiettivi dell’aggiornamento
Non si tratta di una riscrittura completa del Codice, ma di un suo adeguamento alle nuove esigenze della professione e del sistema sanitario. L’obiettivo principale è renderlo più accessibile, chiaro e fruibile, introducendo al contempo elementi innovativi che rispecchiano i mutamenti sociali, culturali e professionali. L’aggiornamento non rappresenta un punto di arrivo, bensì l’inizio di un processo di revisione continua. La Federazione intende infatti sviluppare una piattaforma inclusiva, che permetta il coinvolgimento di una platea sempre più ampia, garantendo così un Codice deontologico dinamico, aggiornato e in linea con l’evoluzione della società e della professione.
Linee guida della revisione
Il processo di revisione si è sviluppato su tre principali direttrici e ha visto la partecipazione, oltre al Comitato Centrale e ai presidenti delle Commissioni d’Albo della Federazione, di esperti del settore, tra cui: Aurelio Filippini, Renato Balduzzi (Professore ordinario di Diritto costituzionale), Giuliana Masera, Simona Calza, Mario Morcellini (Professore emerito di Comunicazione e processi culturali), Maria Grazia De Marinis (Professore Ordinario di Scienze Infermieristiche generali, cliniche e pediatriche), Massimo Angelelli (Direttore UNPS presso la Conferenza Episcopale Italiana) e Luisella Battaglia (Professore ordinario di Filosofia Morale e Bioetica). Nella fase finale, è stato coinvolto anche il linguista Emanuele Ventura.
Le tre aree di intervento sono state:
Normativa: integrazione e aggiornamento dei principi legati alle normative introdotte negli ultimi sei anni, tra cui il ruolo sussidiario degli Ordini, la regolamentazione del cumulo di impieghi, la pubblicità sanitaria, l’equo compenso e il ruolo del CTU (Consulente Tecnico d’Ufficio).
Società, educazione e comunicazione: analisi dei cambiamenti sociali, con particolare attenzione alla comunicazione, al concetto di One Health (che include sostenibilità ecologica e salute globale), alla discriminazione nelle diverse fasi della vita e alla fragilità digitale.
Professione: approfondimento delle evoluzioni in atto nella pratica infermieristica, come la gestione delle emergenze pubbliche, l’impatto della tecnologia e della digitalizzazione nei processi di cura, nonché il principio di solidarietà e supporto professionale.
Il Codice 2025 in cifre
Il lavoro di aggiornamento, avviato nel 2023, ha richiesto un totale di 36 riunioni del gruppo di lavoro e ha portato alla revisione di 35 articoli. Inoltre, gli Ordini provinciali hanno contribuito attivamente inviando 266 osservazioni, che sono state analizzate e integrate nel documento finale.
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