Un fatto increscioso, l’ennesimo di questo interminabile “periodo post eroi”, si è verificato qualche giorno fa presso l’Spdc (servizio psichiatrico, diagnosi e cura) dell’ospedale Misericordia di Grosseto.
L’aggressione e l’intervento delle infermiere
Protagonista, suo malgrado, una psichiatra 42enne che se l’è vista davvero brutta: all’improvviso una paziente, come raccontato da La Nazione, gli si è avventata contro e ha cercato di strangolarla.
E con ogni probabilità sarebbe andata proprio a finire così se l’intervento provvidenziale di due infermiere, che hanno bloccato la donna, non avesse posto fine all’aggressione.
“Atto gravissimo”
Come dichiarato dal segretario di area vasta Uil-Fpl Sergio Sacchetti: “È stato un atto gravissimo che ci lascia attoniti e sconcertati, dato che non riusciamo e non riusciremo mai a capire come una persona possa recarsi a lavorare, con il rischio di perdere la vita. I servizi psichiatrici territoriali sono in sofferenza per carenze croniche di personale”.
Urgono soluzioni
E ovviamente la cronica esposizione a questi rischi non rendono di certo appetibile quel tipo di contesto lavorativo. Come sottolineato da Sacchetti, infatti: “Le segnalazioni del sindacato non hanno spinto l’Asl Toscana sud est a trovare soluzioni concrete e fattuali per l’incolumità di medici ed operatori sanitari, che prestano giornalmente il loro servizio per la cura dei pazienti.
La Uil non può esimersi dal denunciare ed esporre simili che, nella fattispecie, hanno messo a rischio non solo l’incolumità, ma diremmo, anche la vita di un medico”.
Prevenire l’irreparabile
E a proposito del medico: la psichiatra vittima dell’aggressione, che ha sporto denuncia per l’aggressione subita, non è uscita incolume dal brutto episodio ed è in prognosi fino al prossimo 31 luglio.
“Ci auguriamo e chiediamo che si proceda ad una ineludibile ed improcrastinabile riorganizzazione, con l’ineluttabile potenziamento del personale sanitario a tutti i livelli nel Spdc dell’ospedale Misericordia. Auspichiamo che ciò avvenga prima, prima che possa verificarsi l’irreparabile” conclude il sindacalista Uil-Fpl.
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