Un grave episodio di violenza (l’ennesimo) ha colpito il personale sanitario del Policlinico di Tor Vergata, a Roma. Nella tarda serata di domenica 9 febbraio, intorno alle 23:15, un infermiere di 47 anni è stato brutalmente aggredito da un paziente all’interno del pronto soccorso. L’uomo, in evidente stato di agitazione, gli ha sferrato un violento calcio in pieno volto, provocandogli la frattura del setto nasale.
L’operatore sanitario, che era in servizio al momento dell’accaduto, è intervenuto dopo aver notato alcune colleghe impegnate nel tentativo di calmare il paziente. Tuttavia, non appena quest’ultimo lo ha visto avvicinarsi, lo ha colpito con violenza. Sul posto sono immediatamente intervenuti gli agenti della polizia di Stato, già presenti nell’ospedale per un altro intervento.
L’infermiere, dopo essere stato soccorso, è stato sottoposto a esami e medicazioni. Supportato dall’azienda ospedaliera, ha sporto denuncia e il Policlinico di Tor Vergata ha annunciato che si costituirà parte civile nel procedimento penale.
La notizia dell’aggressione ha suscitato una forte ondata di solidarietà da parte dei colleghi dell’infermiere e del personale sanitario di altri ospedali, che hanno espresso vicinanza alla vittima e sdegno per l’ennesimo atto di violenza contro chi opera in prima linea per la salute pubblica.
Un operatore sanitario ha commentato l’episodio con amarezza: «Negli ospedali non solo di Roma ormai le aggressioni a medici e infermieri da parte di pazienti e loro famigliari non si contano più: è un bollettino di guerra. Quella che ha subito il collega ieri sera è l’ennesima violenza nei confronti dei professionisti, che ogni giorno lavorano per garantire la salute delle persone. Non si può andare a lavorare e avere paura di tornare a casa con il naso fratturato! Siamo stanchi di essere carne da macello. È giunto il momento di comprendere che la nostra presenza negli ospedali è importante, che va riconosciuta e tutelata, perché siamo noi a prenderci cura di chi sta male nei pronto soccorso. Un abbraccio al collega».
Anche l’infermiere aggredito, ieri, ha detto la sua sull’increscioso episodio: «Ciò che è accaduto ieri sera non ha nulla di nuovo le aggressioni al personale sanitario, medici e infermieri, sono all’ordine del giorno. Purtroppo non riusciamo più a lavorare bene con i pazienti, la situazione negli ospedali romani sta diventando molto pesante. Siamo costantemente agitati e impauriti, ci rechiamo sul posto di lavoro non sapendo se torneremo sani a casa» (VEDI Fanpage).
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